L’unità di crisi della regione Campania dispone la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici non urgenti. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità: “Serve guardare i numeri con allerta, ma non con panico”, e annuncia l’arrivo di tamponi rapidi.
Napoli – Secondo i dati dell’ultimo bollettino dell’Unita’ di Crisi, su 14.256 tamponi effettuati si sono registrati 1.376 positivi (1.321 asintomatici, 55 sintomatici) in calo rispetto ai 1.410 di ieri. Due decessi, mentre i guariti sono 199. Il totale dei positivi e’ di 25.819 unità e il totale dei tamponi e’ di 766.187. Il report dei posti letto Covid su base regionale indica 78 posti letto occupati in terapia intensiva su 113. I posti letto di degenza complessivi sono 904, di cui occupati 849.
Di fronte a questi numeri, l’Unità di crisi della Regione Campania ha disposto alle Asl, Aziende ospedaliere e Aziende ospedaliere universitarie, l’attivazione di tutti i posti letto possibili per l’ampliamento dei posti Covid di degenza, subintensiva e intensiva su base regionale.
Ieri, è stata diramata una nota urgente inviata anche all’Irccs “Pascale” di Napoli. Il piano prevede una disponibilità totale di 301 posti letto per la terapia intensiva, 359 per la subintensiva e 991 posti di degenza ordinaria, per un totale di 1651 posti letto dedicati ai pazienti Covid. Contemporaneamente, è stata anche disposta la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici “per quanto necessario”, lasciando solo le urgenze e i trattamenti oncologici.
Complessivamente, in Italia sono 11.705 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore su 146.000 tamponi, con un aumento di 780 unità rispetto al giorno precedente. Sfiora l‘8% dunque, l’incidenza del numero di persone risultate positive rispetto al numero complessivo di tamponi effettuati. Tra le regioni maggiormente in sofferenza, c’e’ la Lombardia che si avvicina a quota 3mila contagi in piu’, seguono Campania (+1.376) e Lazio (+1.198), ma crescono i casi anche in Piemonte (+1.123), Toscana (906) e in Veneto (800)
“Che ci sia stata un’accelerazione dei casi e’ innegabile, ma non direi che ci sia una crescita esponenziale. Serve guardare i numeri con allerta ma non con panico”, ha detto oggi Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanita’. Locatelli ha anche annunciato l’arrivo di tamponi rapidi per un più ampio screening della popolazione, nell’ordine di 19-20 milioni di test.