Peppe Provenzano, Ministro della coesione territoriale: “Scaricare Immuni. Un piccolo gesto di responsabilità. Impegnamoci tutti, nessuno escluso”.
Mentre la Campania anche oggi e’ la prima regione in Italia per numero di contagi con 544 positivi su 7.504 tamponi processati, si tirano le somme sull’utilizzo dell’app Immuni, l’applicazione che consente il tracciamento per individuare i nuovi casi di positività e prevenire ulteriori focolai. Dai dati aggiornati al 30 settembre la Campania risulta agli ultimi posti per numero di download.
A renderlo noto il Ministro della Coesione territoriale, Peppe Provenzano, che sul suo profilo Twitter, ha pubblicato una cartina dell’Italia degli utenti suddivisi per Regioni della app Immuni, da cui emerge che le percentuali di coloro che hanno scaricato l’app sono molto piu’ basse al Sud.
In particolare troviamo agli ultimi posti Calabria, Campania e Sicilia.“Questa cartina – commenta Provenzano – segna un divario che, davvero, non possiamo permetterci. Per fortuna possiamo colmarlo molto facilmente, basta scaricare Immuni. Un piccolo gesto di responsabilita’ nei confronti di noi stessi, degli altri e del nostro Paese. Impegnamoci tutti, nessuno escluso”.
Nella cartina, risulta all’ultimo posto la Sicilia con il 7,8%, la Calabria all’8,2% e la Campania all’8,8%,il Molise a 10,4%, la Puglia a 10,5%, la Basilicata a 10,9%,Valle D’Aosta all’11%, il Friuli Venezia Giulia all’11,5%, il Piemonte a 11,7%, Pa Bolzano al 12,2%,, il Veneto al 12,4%, PA Trento e Lombardia al 13,6%, la Liguria al 14%, le Marche al 14,7%, Lazio ed Umbria al 14,9%. la Sardegna al 15,1%, l’Emilia Romagna al 15,5%, la Toscana al 15,7% e al primo posto c’e’ l’Abruzzo con 15,9%.
Ad oggi sono circa 6 milioni e mezzo i download effettuati dell’app, ancora troppo pochi per poter essere un efficace mezzo di prevenzione.
Per battere il virus dunque, oltre alle regole di prevenzione sanitaria, il distanziamento sociale, l’utilizzo della mascherina e l’igiene delle mani, risulta fondamentale anche l’uso della tecnologia per il tracciamento dei casi. Il funzionamento dell’applicazione e’ semplice, si scarica in maniera anonima e gratuita e quando si entra a contatto con un positivo, che a sua volta ha scaricato l’app, arriva una notifica.
Non c’è alcuna violazione della privacy, i telefoni comunicano via bluetooth e il sistema di tracciamento avviene attraverso codici crittografati che non rivelano nè nome nè geolocalizzazione. L’app è disponibile sia per il sistema Apple che per Android.
E anche dal governo, col rischio sempre più concreto di una seconda ondata, torna l’invito a scaricare l’app Immuni per contribuire al bene e alla salute comune attraverso un semplice gesto di responsabiltà che può contribuire a fare la differenza.