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Circumvesuviana, nuovi disagi per gli utenti. Chiude la tratta Napoli – Poggiomarino

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De Luca rinnova la fiducia De Gregorio, Ad Eav, e annuncia “una trasformazione gigantesca” del servizio, ma occorrono almeno 3 anni

Con un ordine di servizio del responsabile Pasquale Sposito, chiude da oggi fino al 31 agosto la linea Napoli Poggiomarino. Nuovi disagi per i residenti dei comuni serviti dalla tratta in questione, già abituati ritardi e soppressioni improvvise del servizio. Ieri è arrivata la conferma ufficiale della sospensione del servizio che perdurerà fino alla fine di agosto.

“Considerato il protrarsi delle difficoltà in termini di disponibilità di personale viaggiante sulle linee vesuviane – si legge nell’ordine di servizio – e il protrarsi del particolare periodo di emergenza Covid, al fine di concentrare le risorse disponibili e consentire il servizio regolare nelle linee dove l’afflusso passeggeri è molto elevato, si dispone, a decorrere dal 9 luglio al 31 agosto, la soppressione di tutte le corse ferroviarie sulla linea Napoli-Scafati-Poggiomarino”. Il servizio su Torre Annunziata- Poggiomarino sarà garantito da autobus sostitutivi. Manca il personale, niente treni, utenti a piedi”.

Ma i disservizi sono all’ordine del giorno e riguardano tutte le tratte. Nei giorno scorsi a causa di un’avaria sulla tratta per Sorrento un treno e’ rimasto fermo a Sant’Agnello, accumulando un notevole ritardo, un altro treno, sempre sulla stessa tratta, si e’ fermato a Meta per un guasto all’impianto.

Intanto incalzano le polemiche sull’attuale Presidente e Amministratore delegato di Eav, Umberto De Gregorio, che si era detto pronto a dare le dimissioni se la richiesta gli fosse arrivata da De Luca. Ma il governatore, in un’intervista rilasciata a “La Repubblica” nei giorni scorsi, ha ribadito la fiducia a De Gregorio. “Il presidente Eav ha fatto un lavoro eccezionale – ha dichiarato De Luca – altro che dimissioni: merita la riconoscenza dei cittadini campani e il riconoscimento del governo regionale”. E ha aggiunto: “Dobbiamo essere chiari, abbiamo ereditato un disastro finanziario e tecnologico: non c’era un treno o pullman nuovo, né interventi programmati per la sicurezza ferroviaria o gare per nuove carrozze. Abbiamo inoltre ereditato 700 milioni di debiti e, tra questi, questi c’erano le parcelle che doveva pagare la vecchia gestione a Palazzo Santa Lucia a un signore che faceva l’assessore regionale e si faceva affidare incarichi incarichi dalla stessa Regione: una cosa che non si è mai vista in nessun Paese civile”.

I tempi annunciati da De Luca per una possibile risoluzione della situazione disastrosa del servizio di trasporti della Circumvesuviana, non sono brevi. E’ in atto una “trasformazione gigantesca” del servizio che De Luca definisce “un vero e proprio miracolo per i trasporti”, ma occorrono almeno tre anni. “Per realizzare un treno ci vogliono tre anni. Più di questo, non possiamo fare”.

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