Home Cultura Cinque fotografi italiani reinterpretano il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina

Cinque fotografi italiani reinterpretano il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina

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NAPOLI – Sabato 12 Dicembre le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, in collaborazione con Civita e Agenzia Controluce, ospitano il primo appuntamento di “RI-TRATTI”, la fotografia incontra Antonello da Messina con la direzione artistica di Mario Laporta:  il celebre fotografo romano Francesco Zizola, classe ’62 e vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali per le foto simbolo che documentano i conflitti dell’ultimo ventennio (tra cui nove World Press Photo e quattro Picture of the Year International), si
cimenta per primo in un confronto – interpretazione del celebre “Ritratto d’uomo” capolavoro assoluto di Antonello da Messina in esposizione a Palazzo Zevallos – Gallerie d’Italia a Napoli fino al 10 gennaio 2016.
Nel salone monumentale del Palazzo è stata infatti allestita una apposita sala di posa pensata per riprodurre fedelmente il gioco di luci che rende unico il ritratto dell’artista siciliano. E’ qui che avrà luogo lo shooting fotografico di Zizola: i visitatori verranno invitati a farsi fotografare nella medesima posa del capolavoro di Antonello da Messina. Un’idea
originale che punta ad avvicinare il pubblico alle opere d’arte del passato attraverso un coinvolgimento diretto, con l’intento di trasformare una semplice visita al museo in occasione di formazione esperienziale. I partecipanti avranno infatti la possibilità di assistere a tutte le fasi di produzione, lavorazione e postproduzione dei singoli scatti.

All’appuntamento di sabato seguiranno altri 4 appuntamenti, veri e propri incontri ravvicinati con alcuni tra i più noti fotografi italiani: dopo Franco Zizola, si alterneranno alla fotocamera, Cesare Accetta (il 21 dicembre), Paolo Ranzani (il 28 dicembre), Daniele Ratt (il 4 gennaio 2016) ed Ugo Pons Salabelle (l’8 gennaio 2016) chiamati a ritrarre uomini e donne in visita alla mostra. Durante il finissage del “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, saranno infine esposte nella cornice di Palazzo Zevallos Stigliano 15 tra le più significative fotografie prodotte durante gli appuntamenti fotografici.

ll Ritratto d’uomo, presente nelle collezioni del Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama a Torino, fu dipinto nei primi mesi del 1476. Nei dettagli minuti Antonello mette a frutto la conoscenza dell’universo lenticolare della pittura fiamminga conosciuta nella città partenopea alla bottega del Colantonio. Il fascino di questo piccolo dipinto, che
appartiene alle prove più alte della produzione di Antonello, è da ricercarsi nell’esito particolarissimo della sintesi tra astrazione e realtà, tra la dimensione ampia e prospettica della figura e la sapienza realistica della riproduzione dei particolari, tra geometria e intimità psicologica.

Palazzo Zevallos Stigliano – Affacciato su via Toledo, a Napoli, il
monumentale Palazzo Zevallos fu costruito tra il 1637 e il 1639. Nato come
dimora nobiliare degli Zevallos, nel 1688 divenne proprietà della famiglia
Colonna, poi divenuti principi di Stigliano. A partire dal 1898 la Banca
Commerciale Italiana acquistò progressivamente l’intero edificio che venne
parzialmente ristrutturato. L’itinerario espositivo, vede la presenza
accanto al Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, opera della stagione
estrema del grande maestro, di oltre 120 opere di ambito napoletano e
meridionale (Artemisia Gentileschi, Bernardo Cavallino, Luca Giordano,
Francesco Solimena, Francesco De Mura, Gaspare Traversi, Gaspar van Wittel,
Anton Smick Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli, Vincenzo Gemito e
tanti altri) su un arco cronologico che va dagli esordi del Seicento ai
primi anni del Novecento.

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