Home Cultura CellarTheory Il posto per chi, la musica, la ama davvero

CellarTheory Il posto per chi, la musica, la ama davvero

2017

Napoli – La musica non si ferma mai al CellarTheory: domenica 17 aprile arriva in cantina il queer pop de La rappresentante di Lista. La band, fondata nel 2011 da Veronica Lucchesi (voce, percussioni e strumenti-giocattolo) e Dario Mangiaracina (chitarra, fisarmonica e voce) conta nella sua attuale line up Marta Cannuscio (batteria e cori) ed Enrico Lupi (tromba, piano e synth). Il loro secondo album, Bu Bu Sad è uscito il 4 dicembre 2015 per Garrincha Dischi. Lunedì 18 aprile torna #barCellar: nel giorno in cui quasi tutti i locali sono chiusi, al CellarTheory si celebrano le sperimentazioni della chitarra di Paolo Spaccamonti. La vigilia del week-end è di metallo: la serata di giovedì 21 aprile comincia con il trash metal dei greci Chronosphere, che portano on stage il loro ultimo lavoro, “Embracing Oblivion” (Punishment18 Records, 2014), prosegue con il Melodic Death/Thrash dei Tales Of Deliria  e si chiude con una delle promesse della scena partenopea: l’Alcoholic Metal band Beerzerker. L’onda energetica continua nel week-end: venerdì 22 aprile è la volta dei  The Names, post punk band di culto fondata a Bruxelles nel 1978 dal bassista e cantante Michel Sordinia, che per la prima volta a Napoli (unica data in centro-sud Italia) suona con la prima storica formazione: Michel Sordinia (voce), Marc Deprez (chitarre), Vincent Lesceux (basso), Laurent Loddewijckx (batteria), Christophe Boulenger (keyboards). L’opening act è degli Echoes of Silence, post punk/gothic band romana formata da Filippo Biagioni Gazzoli (voce), Paolo Maccaroni (chitarra), Roberto Acquafredda (basso), Andrea Orlandi (batteria). Martedì 26 aprile sarà all’insegna della musica sperimentale, a cominciare da Bromp Treb, progetto solista di Neil Young Cloaca, classe 1976, che porta con sé direttamente dal Western Massachusetts un ritmo ottenuto dalla manipolazione di nastri, synth economici o autocostruiti e sistemi instabili di feedback. A seguire i Sic Sciences, alias Aaron Rumore (padre dell’etichetta di nastri Körper/Leib e parte dei Radford Electronics) e Stefano Costanzo (fondatore dei Tricatiempo): nessun effetto, nessun pedale, solo chitarra e batteria in un magma noise rock in strutture aperte. A chiudere SEC_, nuovo talento della musica elettroacustica italiana, che manipola e deforma materiali sonori con il registratore a bobine Revox, varcando continuamente il confine tra analogico e digitale, strutturato ed improvvisato, narrativo e astratto. Per mercoledì 27 aprile aprile il palco si dividerà tra Stoccolma e Napoli con i nordici Broken lights alias Martin Herterich e Händer Som Vårdar ed i partenopei Matar Dolores per una serata tra industrial e noise, all’insegna di loop, suoni grezzi, nastri maltrattati, ritmi primitivi e campioni ambientali. Infine sabato 30 aprile arriva King of Stoned vol.2 il festival dedicato allo Stoner e alle sue derivazioni, presentato dal collettivo Cattivi Guagliuni, che ha fatto della musica indipendente il suo biglietto da visita. Una serata riservata a chi ama il sound possente di ispirazione psychedelica, le vibrazioni doom e le atmosfere del deserto, che vedrà on stage cinque band: i Kayleth (da Verona), Diana Spencer Grave Explosion (da Bari), i Teverts (da Benevento), i Tuna de Tierra ed i Lee Van Cleef, entrambe da Napoli. E nell’After: Dj Bondage.

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