Il Museo e il Real Bosco di Capodimonte, sede principale del Festival fino all’11 luglio con ben otto palchi, allestiti all’aperto e in totale sicurezza
Parte oggi la quattordicesima edizione del Campania Teatro Festival, la rassegna artistica multidisciplinare diretta per il quinto anno da Ruggero Cappuccio, sostenuta dalla Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.
Capodimonte si trasforma fino all’11 luglio in una cittadella teatrale con otto palchi allestiti all’aperto e in totale sicurezza: il Cortile della Reggia, il Casino della Regina, il Giardino Paesaggistico di Porta Miano, la Manifattura della Porcellana, il Giardino Paesaggistico Pastorale, le Praterie della Capraia, il Giardino dei Principi e lo spazio del Cisternone.
Ad aprire la rassegna la grande prosa nazionale, il cantautorato italiano e mostre multidisciplinari. La sezione Teatro inaugura con “La morte e la fanciulla”, spettacolo scritto dal celebre drammaturgo esiliato dal regime di Pinochet Ariel Dorfman, tradotto da Alessandra Serra, e portato in scena da Elio De Capitani, con l’aiuto regia di Nadia Baldi, nel Cortile della Reggia di Capodimonte alle ore 21 (replica domenica 13). Una produzione della Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, e del Teatro dell’Elfo: sulle note del famoso quartetto di Schubert che dà il titolo al testo rivive il dramma dei desaparecidos e quello di una donna, ancora segnata dalle torture subite durante la dittatura, che il destino pone di fronte al suo aguzzino.Sul palco Marina Sorrenti, Claudio Di Palma, Enzo Curcurù.
“La resistenza negata”è il lavoro, scritto e diretto da Fortunato Calvino, vincitore del Premio di drammaturgia internazionale “Carlo Annoni” 2020, che andrà in scena sempre a Capodimonte, alle ore 21, nelle Praterie della Capraia (replica domenica 13). Sul palco Mirko Ciccariello, Luigi Credendino, Gregorio De Paola, Rossella Di Lucca, Carlo Di Maio, Ivana Maione, Ivano Schiavi, e con Antonella Cioli, portano il racconto che un vecchio partigiano fa al suo giovane nipote, togliendo dall’ombra della rimozione collettiva il ruolo che ebbero le donne e i femminielli nelle Quattro Giornate del settembre 1943, e più in generale nella lotta di liberazione di Napoli dal nazifascismo.
La sezione Musica inaugura invece con “Avvenne a Napoli – passione per voce e piano”, omaggio di Eduardo De Crescenzo alla canzone napoletana. Un concerto dal sapore classico e contemporaneo, in scena alle ore 21 nel Giardino Paesaggistico Pastorale del Real Bosco di Capodimonte, che ha lo scopo di raccontare alle nuove generazioni il miracolo che accadde tra il 1800 e il 1950 dall’incontro di grandi musicisti e grandi poeti in quella che ancora oggi è considerata nel mondo, e non soltanto per la straordinaria stagione alla quale si fa riferimento, una delle capitali della cultura musicale. In scena, ad accompagnare la fisarmonica e l’armonica voce di De Crescenzo, il pianista internazionale Julian Oliver Mazzariello, esecutore anglo-italiano di emozioni napoletane.
La sezione Osservatorio propone alle ore 21, nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano del Real Bosco di Capodimonte, “Dov’è la Vittoria“, di Agnese Ferro, Giuseppe Maria Martino e Dario Postiglione, per la regia di Giuseppe Maria Martino, con Martina Carpino, Luigi Bignone e Manuel Severino. I tre attori si presentano sul palco nel pieno di un processo creativo: la costruzione di un personaggio controverso, a tratti grottesco, imprendibile: Vittoria Benincasa, leader di un partito di estrema destra candidata alla presidenza del Consiglio. Vita, travestimenti, ascesa di una populista: una cattiva da fumetto che prende progressivamente corpo e si fa pericolosamente reale.
La multidisciplinarietà, tratto distintivo della direzione artistica di Ruggero Cappuccio, trova espressione fin dal primo giorno del Campania Teatro Festival con l’avvio della sezione Mostre.”Bestiario Teatrale– Emma Dante e la Compagnia Sud Costa Occidentale” è la mostra a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Daniela Gusmano, che sarà accessibile nel Refettorio del Convento di San Domenico Maggiore a Napoli dal mercoledì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00 (ingresso gratuito).
Oggetti di scena, fotografie, locandine, bozzetti delle opere liriche: l’esposizione, il cui titolo prende spunto dall’omonimo libro edito da Rizzoli (2020), apre per la prima volta uno scorcio sull’universo teatrale della regista e drammaturga italiana a circa vent’anni dalla costituzione della Compagnia Sud Costa Occidentale.
“Epifanie 03“, curata da Antonio Biasiucci, è la mostra conclusiva del LAB\per un laboratorio irregolare, visitabile gratuitamente dal mercoledì al sabato, dalle 11.00 alle 18.00, nel Corridoio della Cappella di San Tommaso del Convento di San Domenico Maggiore a Napoli. L’esposizione è il risultato finale di un laboratorio, giunto alla sua terza edizione, che ha coinvolto Paolo Covino, Alessandro Gattuso, Valeria Laureano, Laura Nemes-Jeles, Claire Power, Ilaria Sagaria, Giuseppe Vitale e Tommaso Vitiello, e che si svolge in maniera completamente gratuita con la volontà di donare alla città di Napoli uno spazio permanente dedicato alla crescita di giovani fotografi.
Quest’anno il Campania Teatro Festival pensa anche ai più piccoli, con la rassegna “Teatro per bambini” a cura de I Teatrini, che popoleranno il giardino storico del Museo e Real Bosco di Capodimonte, con personaggi tratti dai capolavori della letteratura universale per l’infanzia, protagonisti di fiabeschi allestimenti negli incantevoli spazi del Bosco. Alle 10, nel Teatrino del Belvedere-Pagliarone (Porta Grande), “Come Aliceà“, uno spettacolo per bambini (età consigliata: 6-10 anni) di Giovanna Facciolo, con maschere, figure e costumi di Rosellina Leone e Francesca Caracciolo, da Lewis Carroll. Interpreti Adele Amato De Serpis, Cristina Messere, Monica Costigliola, Valentina Carbonara (replica domenica 13). Sempre nel Teatrino del Belvedere-Pagliarone (Porta Grande), alle 18 e alle 19, per un massimo di 30 persone a replica, “Musicisti nel bosco – Bagarija Orkestar”. La Bagarija Orkestar è una folle band di fiati e percussioni, nata nel 2018 dal cuore cosmopolita di Napoli che si ispira alle fanfare di Serbia, Macedonia, Romania e Turchia. Il gruppo dà vita a uno spettacolo interattivo, itinerante e ironico, che sposa più generi musicali, dal klezmer allo ska, dallo swing alla musica popolare partenopea. Alle 15 e alle 19, all’ingresso della Porta di Mezzo, piccole ed estemporanee improvvisazioni di Davide Paciolla e Francesca Morgante per il progetto “RistoriAMOci con l’arte”, a cura di Antonella Ippolito, che vuole andare incontro al senso di isolamento e di vuoto generato dalla pandemia grazie al potere taumaturgico del teatro, della musica e della danza, ricordando sempre che non puo` esserci guarigione del corpo senza quella dell’anima.