Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno: “I temi della violenza sulle donne, sono fatti che riguardano sicuramente i temi della sicurezza e della prevenzione, ma sono anche di carattere culturale”
Gli abusi sulle due bambine di 10 e 12 al Parco Verde di Caivano, sarebbero iniziati da gennaio scorso. Gli autori delle violenze, un branco di giovanissimi, minacciavano le vittime di far girare i filmati degli stupri ripresi con i cellulari, se si fossero ribellate.
Almeno una quindicina di ragazzi sarebbero coinvolti a vario titolo nell’inchiesta sulle violenze delle due cuginette. Tra loro, anche un sedicenne che si definiva ‘fidanzato’ della bimba di 10 anni e un paio di figli dei boss del Parco Verde, ritenuta la più grande piazza di spaccio d’Europa.
Agli indagati sarebbero stati sequestrati una decina di telefoni cellulari dopo la denuncia degli stupri fatta ai carabinieri dai familiari delle due vittime. Proprio quelle immagini, attraverso varie chat, sarebbero finite sul telefonino del fratello di una delle vittime, portando i genitori dalle forze dell’ordine. Coinvolto nell’indagine anche un maggiorenne. Questo e’ quanto trapela sulle indagini in corso, ma non c’e’ nessuna conferma da parte dalle due Procure al lavoro, quella per i Minorenni di Napoli e quella di Napoli Nord; la prima ha aperto un fascicolo sulla fuga di notizie.
Le due bambine intanto, sono state condotte in una comunità protetta e sottratte alle famiglie ritenute responsabili da parte degli assistenti sociali e dal tribunale minorile, di “grave incuria”. Il tribunale dei minori di Napoli ha predisposto anche percorsi di sostegno, curatore e consulente psicologo per la valutazione e reintegrazione dei nuclei familiari delle piccole vittime di violenza finora accertate nell’area del noto parco verde di Caivano, in provincia di Napoli.
La mamma di una delle due vittime, respinge le accuse: “Non abbiamo colpe. In questo degrado umano e sociale abbiamo fatto sempre il possibile per il bene di mia figlia, sono accuse che non meritiamo. Io devo andare via, per il bene di mia figlia e per la nostra famiglia”.
“Gli episodi di violenza nei confronti delle donne, ultimi quelli di Palermo e Caivano, sono “fatti che riguardano sicuramente i temi della sicurezza e della prevenzione ma sono anche di carattere culturale”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Pietrastornina (Avellino) per una raccolta di sangue organizzata da DonatoriNati della Polizia di Stato. Per Piantedosi questo “deve interessare di piu’ l’educazione dei ragazzi. E’ un compito della scuola”.
“Proporrò a Papa Francesco, in una eventuale nuova visita in Campania, di venire al Parco Verde. Sarebbe un segnale forte di attenzione, di vicinanza”, ha dichiarato al quotidiano Il Mattino monsignor Angelo Spinillo, vescovo della diocesi di Aversa nel cui territorio rientra la città di Caivano.
Spinillo, dopo la vicenda degli abusi sulle due cuginette, punta l’indice sulle responsabilità del degrado del territorio: “Penso al capannone dove si è consumato l’orrore sulle cuginette – ha detto – Conosco il posto. Un monumento all’abbandono. E’ di fronte a questo degrado che ci si sente più soli, come persone e come comunità”. Parlando delle tante strutture realizzate e poi travolte dall’incuria, il vescovo non ha dubbi: “Lo Stato non può lasciare che le opportunità restino inutilizzate, sprecate. E’ una vergogna”.