L’albero presenta un apparato radicale limitato. Occorre estendere le verifiche
A breve distanza dalla caduta di due alberi, il primo in via Bernini e il secondo in via Orsi, nell’ambito della municipalità collinare di Napoli, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, si è di nuovo sfiorata la tragedia per la caduta improvvisa di un albero di alto fusto, in via Ruoppolo, nei pressi del parco Mascagna, posto sul marciapiede antistante il fabbricato al civico 69. L’episodio si è verificato intorno alle nove e per fortuna non ha causato danni a persone ma solo ad autovetture parcheggiate “. A segnalare l’accaduto è ancora una volta Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che ha più volte sollecitato gli uffici competenti a intervenire con le indagini e le verifiche necessarie, da mettere in campo, alla luce dei tanti episodi di caduta di alberi che si sono registrati sulla collina negli ultimi anni, come quello in via Puccini, senza però che fino ad oggi si siano riscontrate risposte operative alle sue numerose segnalazioni.
” La cosa che lascia perplessi – osserva Capodanno – è che, anche dalle foto, postate anche sui social, si osserva che l’albero abbattutosi sulla carreggiata in via Ruoppolo, il quale, nella caduta, ha danneggiato anche il marciapiede circostante, nonostante la notevole altezza, mostra un apparato radicale molto limitato. Al riguardo sarebbe opportuno analizzare tutte le cause che hanno generato l’evento dannoso che potrebbero essere ricondotte non solo alla giornata particolarmente ventosa “.
” A questo punto – sottolinea Capodanno – ritengo che gli uffici competenti dovrebbero estendere, con l’urgenza del caso, le indagini a tutto il filare di alberi presenti lungo via Ruoppolo per verificare se ci sono altre alberature che si presentano nelle stesse condizioni di quello caduto al fine di evitare la possibilità che si possano verificare tragedie che sulla collina vomerese, in passato, si sono già vissute “.
” Purtroppo – puntualizza Capodanno – i pochi alberi rimasti, segnatamente al Vomero, visto che molti sono stati tagliati o sono caduti, mentre alcuni, morti da tempo, sono ancora al loro posto, con la possibilità che possano anch’essi cadere da un momento all’altro, sono afflitti da numerosi problemi derivanti da palesi carenze manutentive, più volte denunciate. tra l’altro la mancanza di una potatura, effettuata nei tempi e con le modalità opportune, ha prodotto che le alberature poste lungo i marciapiedi di strade e piazze, sono cresciute a dismisura sia in altezza che in larghezza, raggiungendo anche i piani alti degli edifici. In giornate ventose, come quella odierna, la forza esercitata lateralmente dal vento, tende a piegare il tronco. A quel punto l’albero, specialmente se afflitto da patologie, non curate, che ne hanno minato la resistenza, può o spezzarsi o addirittura essere divelto dalla base, abbattendosi a terra con tutto il peso di tronco e rami, con conseguenze immaginabili “.
” Per quanto riguarda segnatamente i platani, che un tempo costituivano una delle caratteristiche del Vomero – aggiunge Capodanno – oltre ad essere attaccati dal cancro colorato, che ne ha provocato la decimazione, essi sono da lustri infestati da colonie di un insetto, un tingide, il cui nome scientifico è Corythucha ciliata, la cui femmina si riproduce al ritmo di 200 uova per ogni ciclo della durata di 45 gironi, nascondendosi per riprodursi sotto la corteccia dell’albero. Nonostante le numerose segnalazioni effettuate da lustri, non si è mai provveduto a debellare il parassita, che si è ripresenta puntuale in ogni estate, e che potrebbe essere eliminato con metodi naturali endoterapici, come dimostrano studi scientifici, condotti al riguardo da istituti specializzati “.
Capodanno sulla situazione complessiva del già scarno patrimonio arboreo a disposizione degli abitanti della collina, richiama ancora una volta richiama l’attenzione delle autorità competenti, segnatamente degli uffici comunali al verde, che fanno capo all’assessore Vincenzo Santagada, affinché vengano attivate, in tempi rapidi, tutte le iniziative del caso per la tutela e salvaguardia delle alberature stradali, garantendo innanzitutto la sicurezza dei cittadini, anche alla luce delle numerose cadute registratesi nelle ultime tempi, che, per mera fortuna, non si sono trasformate in tragedie annunciate.