In queste ore sta salendo alla ribalta della cronaca lo stato di forte degrado che avvolge l’ex Villa Russo, la clinica di via Miano chiusa da diversi anni, diventata una vera e propria discarica dove si possono trovare rifiuti speciali, scarti di natura sanitaria, carcasse di veicoli e pneumatici.
Di fronte alle preoccupanti condizioni igienico – sanitarie in cui versa la struttura, il Comune – attraverso il Servizio Igiene – si era mobilitato attraverso un’ordinanza sindacale, firmata il 2 ottobre scorso, che imponeva alla società la bonifica e la messa in sicurezza dei luoghi.
Tutto comincia il 6 marzo dello scorso anno, quando il reparto Tutela Ambientale della Polizia Locale effettua un sopralluogo all’interno dell’ex casa di cura. Gli agenti rilevano la presenza di rifiuti infettivi e pannelli di amianto. Materiale particolarmente pericoloso per la salute pubblico che va rimosso e smaltito in tempi rapidi.
Il 4 maggio 2018 i vigili della speciale sezione ambientale si recano di nuovo a Villa Russo, dove ritrovano scarti di lavorazione edile, lastre di vetro, sfalci di potatura, bustoni neri contenenti rifiuti solidi urbani, ingombranti in legno e ferro, materassi, saine, guaine bituminose. In altre parole, la discarica era cresciuta a dismisura al punto che si prefigurava una vera e propria attività illecita di smaltimento di rifiuti.
Nasce da qui il provvedimento del 2 ottobre scorso attraverso il quale l’Amministrazione Comunale ordina alla società Villa Russo di provvedere alla messa in sicurezza dello stabile di via Miano 94; di provvedere, previo dissequestro da parte della Procura della Repubblica, alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti, tramite ditte autorizzate da conferire presso discariche autorizzate; di ripristinare lo stato dei luoghi; di provvedere all’analisi e alla caratterizzazione ambientale dei rifiuti; di mettere in atto le misure di prevenzione, considerata la presenza, opportunamente accertata, di amianto, per consentire i dovuti controlli.