Napoli – Statisticamente la pausa natalizia dei campionati coincide con la fine del girone di andata, giornata più, giornata meno.
Coincide inoltre con la fine della fase a gironi delle competizioni europee, che si chiamino Champions League o Europa League.
Si sono giocate abbastanza partita, insomma, per tracciare un bilancio della prima parte di stagione del Napoli.
In campionato, i partenopei sono in linea con gli obiettivi: non si era mai parlato di scudetto, impossibile farlo d’altronde con quella Juventus che ad agosto sembrava di un altro pianeta.
Ed in effetti, seppur meno extraterrestre delle previsioni, è comunque due spanne sopra le altre.
Ed ecco allora che la più interessante diviene la lotta per un piazzamento Champions, meglio diretta, garantita dal secondo posto in classifica, che attraverso l’insidioso preliminare cui l’arrivo in terza posizione dà accesso.
Ebbene il Napoli è lì, terzo da solo e a tre punti dalla Roma seconda. Considerando che la rosa giallorossa è quantomeno pari a quella azzurra, è un risultato accettabile, tanto più che il Napoli ha perso ad ottobre l’unico reale centravanti di ruolo, Milik, e certamente l’uomo di movimento più esperto e vincente, Raul Albiol.
Quindi in Italia, Napoli perfettamente in linea con le aspettative in una stagione in cui, sebbene l’arrivo di ottimi elementi, si è perso Gonzalo Higuain.
Ma anche in Europa il Napoli sorride; complice un sorteggio dei gironi non proibitivo, il Napoli ha centrato l’obiettivo: accesso agli ottavi, possibilmente come prima classificata, sia per ragioni di introiti che di prestigio.
Dagli ottavi in poi “è tutto di guadagnato” si diceva ottimisticamente; dopo l’accoppiamento con Real Madrid “il Napoli ha fatto il suo” si dice realisticamente.
I primi tre mesi di calcio hanno inoltre messo in evidenza altri aspetti importanti: grandi acquisti Zielinski, Diawara e Milik, gli altri da riproporre con maggiore continuità; la squadra necessita di un terzino che sappia giocare su entrambe le fasce e di un altro centravanti di ruolo; Sarri, sebbene per certi aspetti “limitato”, si conferma un maestro di calcio, con un Napoli a tratti spettacolare.
C’è da ben sperare quindi per una seconda parte di stagione soddisfacente, posto naturalmente un mercato mirato e sensato, per un Napoli che è perfettamente in scia con gli obiettivi stagionali. Poi se Real e Juve….
di Mario Civitaquale