Napoli – La prima giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A ci consegna il quadro di quelle che saranno le squadre che, con tutta probabilità, si contenderanno lo scudetto 2015/2016.Si perché, salvo stravolgimenti sul mercato di gennaio, dopo la prima metà della stagione, cominciano a delinearsi i valori reali dei club e ad emergere i loro problemi.
La prima giornata di ritorno ha confermato quanto già detto dal precedente turno: l’Inter, già sconfitta in casa dal Sassuolo e mai pienamente convincente, strappa, soffrendo, un pareggio a Bergamo; la Fiorentina inanella la seconda sconfitta consecutiva, cedendo al Milan dopo la Lazio; la Roma non sa più vincere, collezionando il secondo pareggio consecutivo contro il modesto Verona in casa.
Solo due squadre si confermano implacabili: il Napoli di Sarri che batte in rimonta un ottimo Sassuolo al San Paolo; la Juventus di Allegri che travolge l’Udinese, portando a casa la decima vittoria di fila.
Sembrano queste le due compagini destinate, per valori, gioco e continuità, a contendersi lo scudetto fino alla fine.
Era dalla stagione 86/87 che non si presentava questo duello: era la Juve di Platini, era il Napoli di Maradona; era una Juve che non mollava mai, era un Napoli che dettava calcio.
Questa Juve rispetto al Napoli può vantare una mentalità vincente, data dall’abitudine ad occupare quelle posizioni di classifica, e una rosa più lunga.
Ma questo Napoli ha dalla sua il calciatore più forte della Serie A, Gonzalo Higuain, un ottimo collettivo, perfetti meccanismi di squadra ed un grande entusiasmo.
Le due squadre, tutto sommato, si equivalgono ma, col mercato aperto, c’è sempre possibilità di migliorarsi.
Sarri ha sempre temuto la Juve, anche in tempi non sospetti; Allegri e lo stesso Bonucci hanno, dal conto loro, manifestato preoccupazione verso il Napoli.
Può dirsi dunque tornata la più sentita delle sfide, tra due squadre calcisticamente nemiche: Juve-Napoli dopo circa un trentennio dall’ultima volta, quel lontano 86/87.
Allora la classifica finale recitò: Napoli (Campione d’Italia) 42 punti, Juventus 39…
E’giunto il momento di ripetere l’impresa.
di Mario Civitaquale