Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π΅πππππ ππππππ: ππππππ, ππππ π πππ π πππππππππ'”.
Con molto piacere domenica scorsa ho visto che, dopo tanti mesi, sono terminati i lavori alla zona antistante alla Chiesa del Carmine.
Non tutti sanno che questa chiesa ha 800 anni.Β L’inizio della costruzione, infatti, risale al 1200 circa. Fu costruita in stile gotico, ma nel 1753 fu trasformata in un esempio del Barocco napoletano che attualmente detiene. Si trova pressoΒ Piazza del Carmine che anticamente formava un tutt’uno con Piazza Mercato.
L’interno Γ¨ caratterizzato da un pavimento a scacchi neri e bianchi. Il soffitto, invece, ha riquadri ottagonali con al centro una statua in legno della Vergine del Carmine.
La chiesa ospita un crocifisso in legno del 1400, detto “Miracoloso”. Secondo la tradizione, il 17 ottobre del 1439 Pietro D’Aragona fece bombardare la Chiesa. Una palla di cannone andΓ² in direzione del capo del Crocifisso che, per evitare il colpo, abbassΓ² la testa sulla spalla destra.
La statua oggi Γ¨ visitabile dai fedeli solo otto giorni all’anno, dal 26 dicembre al 2 gennaio, ma ci sono state nella storia esposizioni straordinarie. Il Cristo dei miracoli, infatti, viene svelato nei periodi di calamitΓ come accaduto in occasione della pestilenza del 1656, del terremoto del 1688 e del Covid del 2020.
Il “richiamo” principale Γ¨ certamente il quadro posto dietro all’altare raffigurante la Vergine del Carmelo, detta “La Bruna”. LaΒ tradizione racconta che alcuni monaci, fuggendo dalla persecuzione dei Saraceni in Palestina, venendo a Napoli, portarono questa immagine da essi venerata sul monte Carmelo.
L’esclamazione “Mamma d’o Carmene” – che i napoletani usano indistintamente per stupore, tragedie o felicitΓ – indica proprio il forte legame dei napoletani con la Madonna Bruna.
Nella foto in evidenza (in cima all’articolo), in lontananza sull’altare, si intravede il quadro della Madonna bruna. Al di sopra Γ¨ custodito il Crocifisso miracoloso coperto da un paravento colore oro.
Saluti cordiali,
Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano dβArco (NA).Β