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“Bambini sperduti” in mostra a San Domenico Maggiore, un viaggio sull’infanzia negata

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Dedicata a tutti i bambini senza distinzione di razza, religione e ceto sociale, in programma dal 20 al 30 luglio nella Sala del Grande Refettorio del museo di San Domenico Maggiore

Presentata oggi presso la sede del Sugc in via Cappella Vecchia, la mostra “Bambini sperduti”, in programma dal 20 al 30 luglio 2021 nella Sala del Grande Refettorio del museo di San Domenico Maggiore. L’esposizione ha l’intento di avvicinare e sensibilizzare il pubblico alle tematiche sociali attraverso un gioco di contrasti e prospettive che raccontano e descrivono la forza e l’innocenza dei bambini del mondo.

La mostra, patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, guidato all’assessore Annamaria Palmieri, e con direttore artistico Domenico Pesce, nasce da un viaggio umano e artistico e punta a soddisfare bisogni molteplici e differenziati utilizzando l’esposizione come ”momento propulsore di conoscenza e di visibilita’ del reportage sociale e della fotografia colta e umanitaria”. La mostra dedicata a tutti i bambini del mondo, senza distinzione di razza, religione e ceto sociale.

L’occhio fotografico del professore Umberto Palma, gia’ presidente del Comitato regionale Unicef Sicilia e impegnato nel Terzo settore a livello internazionale, nei suoi viaggi umanitari in Africa, quello della fotografa Paola Bruno e dell’illustratrice Bianca Pacilio, attraverso un gioco di contrasto e di prospettive, raccontano e descrivono la forza e l’innocenza dei bimbi del mondo. La violenza sessuale, fisica e morale, il diritto alla salute nonché allo studio negato, lo sfruttamento dei minori, le spose-bambine, i bambini-soldato, la sopravvivenza ai bombardamenti e/o alla povertà, il razzismo e ogni tipo di discriminazione diventano il “focus” dell’obiettivo della macchina fotografica e le tematiche dei disegni. Questo è il “concept” affidato a due potenti strumenti apparentemente diversi tra loro ma nell’essenza intersecati: la fotografia e il disegno.

Un sottile filo rosso legherà un’opera all’altra, il medesimo filo che ha condotto i tre artisti a individuare con profonda sensibilità, professionalità e meraviglioso spirito umanitario, in varie aree del mondo, i disagi, i sogni spezzati, le ali tarpate e soprattutto il diritto ad una vita sana e serena dei bambini.

Il progetto e’ inoltre promosso dal Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza, Conadi, punto di riferimento nel mondo del sociale e dell’aiuto immediato e concreto ai bambini e adolescenti.

 

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