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Auto ferma che non circola: tutto sulla polizza

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Napoli – La crisi economica ancora in atto ha spinto un notevole numero di nostri connazionali a cercare di limitare i danni. Tra i modi che sono stati escogitati per non fare andare fuori controllo i bilanci familiari, c’è anche quello di diminuire drasticamente l’incidenza su di essi dell’automobile. In particolare sono stati molti coloro che hanno deciso di non rinnovare l’RC auto, magari posteggiando il proprio automezzo in un luogo ove, almeno all’apparenza, non dia fastidio ad altri.
La Legge 990, approvata sul finire del 1969, stabilisce però senza alcun dubbio come una vettura, per poter circolare lungo le strade peninsulari debba essere dotata di una polizza in grado di tutelare il guidatore in caso di incidenti. Un obbligo che è stato poi rinforzato dall’articolo 193 del Codice della Strada, il quale ha appunto ribadito come non sia possibile circolare su strada senza una copertura assicurativa. Esistono però casi particolari in cui il veicolo non è in effetti circolante, che vanno esaminati con estrema attenzione, in modo da capire se anche per essi sussista l’obbligo o meno. Andiamo a vedere nel dettaglio

Obbligo di assicurazione anche per i veicoli fermi? Dipende da dove sono parcheggiati

In pratica, per capire se un veicolo non circolante debba comunque sottoscrivere una polizza assicurativa, occorre partire da un dato fondamentale, ovvero il luogo ove esso è parcheggiato. Nel caso in cui l’automobile sia stata posteggiata in una strada pubblica, pur essendo ferma viene comunque considerata circolante, in quanto potrebbe essere coinvolta in incidenti. Scatta quindi l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa per la Responsabilità Civile, come è del resto stato affermato dalla Corte Costituzionale. Secondo la Consulta, infatti, un automezzo anche nella eventualità che non sia in movimento, essendo parcheggiato su una strada pubblica può andare ad ostacolare la libera circolazione delle altre vetture sulla carreggiata, sino a provocare incidenti.
C’è anche un altro caso molto frequente, che lascia margini di dubbio, quello relativo ai mezzi che siano stati posteggiati lungo la strada in quanto sprovvisti di alcuni componenti necessari alla circolazione o perché rimasti vittime di guasti meccanici tali da impedirla. In questo caso, a meno che non si voglia procedere a riparare il mezzo, occorre invece provvedere in tempi più rapidi possibile a demolire la vettura. Nel caso contrario potrebbe essere elevata una sanzione pecuniaria ai danni del titolare, per abbandono di rottame.

In quali casi non occorre sottoscrivere una polizza?

Va invece sottolineato che esiste un caso del tutto particolare per il quale non è previsto l’obbligo di sottoscrivere una polizza per la Responsabilità Civile dell’autoveicolo. Esso scatta quando la vettura viene posteggiata e custodita all’interno di un’area delimitata oppure in un garage privato. Anche in questo caso è stata la Corte Costituzionale, tramite la sentenza numero 1062 emanata nel corso del 1996, a stabilire che il mezzo parcheggiato in un’area privata non costituisce ostacolo alla circolazione, sgravando il proprietario dall’obbligo di stipulare una polizza.

Quali sono le sanzioni previste per i trasgressori?

Naturalmente la normativa vigente prevede un sistema sanzionatorio nei confronti di chi contravvenga all’obbligo di stipulare una polizza per il mezzo considerato in circolazione. A prevedere salate multe per i trasgressori è il Codice della Strada, con una serie di provvedimenti che possono andare da una sanzione pari a 841 euro sino ad arrivare al sequestro dell’autovettura. Una volta che la multa sia stata comminata, il proprietario del veicolo può provvedere in due modi: o pagando il dovuto entro un termine di quindici giorni, usufruendo in tal modo di uno sgravio del 25% circa, oppure optando per la definitiva rottamazione del veicolo entro trenta giorni dal momento in cui gli è stata contestata la violazione della normativa. Anche in questo secondo caso si può avere uno sconto intorno ad un quarto della cifra da pagare. Come si può facilmente notare si tratta di una cifra abbastanza importante, tale in alcuni casi da superare il valore di mercato del mezzo incriminato. E’ quindi evidente l’intenzione di sconsigliare gli utenti a mantenere veicoli non più in grado di circolare sulle strade e che, allo stesso tempo, possono infine andare a trasformarsi in un pericolo latente per gli altri automobilisti.

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