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Aurelio se la cava, ora blindi Higuain

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Napoli – “Non è vero, non è vero, non è vero, non è vero mauriii, ma non è mica vero, ma è impossibile così, il trentaseiesimo così, la tripletta con questa giocata, ma non è vero, non è vero, ditemi che è un copione, è impossibile. Ma che giocata ha fatto, ma andiamo via, cosa dobbiamo dire?”
Questo il commento di Daniele Adani, Sky, al terzo gol di Higuain, una perla, contro il Frosinone. Il gol della storia: 36 reti, il nuovo record di gol in un solo campionato.

Ma in quelle parole c’è il riassunto della stagione del Pipita, una stagione incredibile, da film, surreale, condita da gol straordinari e da giocate pazzesche.

Se il Napoli è in Champions League lo deve principalmente a lui.

Non è un caso che molte big d’Europa hanno messo gli occhi sul fuoriclasse argentino; concretamente Manchester United,Chelsea e Psg.

Le inglesi difficilmente lo prenderanno: sono due squadre da rifondare completamente che, sebbene la discreta disponibilità economica, verosimilmente non sborseranno i milioni che servono a prendere un solo calciatore.

Entrambe le squadre poi non parteciperanno alla prossima Champions League, cosa non di poco conto per il ventottenne Higuain che aspetta solo di rigiocarla.

Il Psg si, è una minaccia concreta. Champions garantita e tanti soldi da spendere con una base di squadra già buona.

Si vocifera in questi giorni di un offerta concreta di 60 milioni, a dispetto di una clausola rescissoria di 94, che però dovrebbe scadere il 30 giugno, dopo i quali il Napoli tornerebbe padrone del futuro di Higuain.

Al di là della clausola, il primo passo da fare è proporre un rinnovo al Pipita, con prolungamento del contratto, in scadenza nel 2018, almeno fino al 2020, con notevole aumento dell’ ingaggio, ora fissato a 5,5 milioni.

Fatta una buona proposta contrattuale, con un progetto interessante, un allenatore che gode di stima, la Champions da giocare e una città che lo idolatra, Higuain potrebbe spazzare via ogni dubbio.

De Laurentiis è chiamato a fare l’impossibile per trattenere un calciatore così.

De Laurentiis che ha promesso molto ma ha fatto poco negli scorsi mercati, estivo e invernale, “portato” in Champions soltanto dal suo tecnico e da un fuoriclasse unico.

De Laurentiis che ora non può più sbagliare.

di Mario Civitaquale

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