Napoli – in tutta il quartiere di scampia e Piscinola cumuli di spazzatura di ogni spece che macera sotto al sole d’estate. Nell’isola ecologica più a nord di Napoli, i cancelli sono socchiusi. E i contenitori traboccanti. Si ferma la raccolta dei rifiuti ingombranti, un cartello segnala i problemi e invita gli svuota cantine a ritornare un altro giorno. Stessa disposizione negli altri siti in città.
Ed è solo uno degli effetti dei roghi che hanno devastato gli impianti in Campania, quattro negli ultimi due mesi.
Disagi più pesanti a Caserta, dove ci sono oltre cento tonnellate di multimateriale (e non solo) in strada, ma la situazione è potenzialmente esplosiva in tutta la regione. Difatti, il governatore Vincenzo De Luca, è impegnato già da settimane a individuare subito due o tre cave, tra i suoli di proprietà del demanio, da utilizzare come siti di stoccaggio: «Dobbiamo tenere gli occhi aperti, non abbiamo ancora risolto il problema», il monito lanciato in occasione dello stop di una linea del termovalorizzatore. Come a dire: l’emergenza resta dietro l’angolo.
link fotoreportage: Colmi di spazzatura tra Scampia e Piscinola