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Alla scoperta di Napoli greco-romana

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Piazza Bellini, Napoli. Antiche mura greco-romane.

Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.

 

Nel VII secolo a.C. i Greci fondarono Paleopolis (in greco “cittΓ  antica”). La futura cittΓ  di Napoli fu successivamente ampliata con un nuovo quartiere che fu denominato Neapolis (“cittΓ  nuova”).

I Greci che si insediarono a Napoli non amavano la guerra. Desideravano soprattutto godersi il clima dolce di quelle terre, nonchΓ© l’abbondanza del cibo garantito dalla fertilitΓ  del suolo.

Ben presto due confinanti si apprestavano a dare fastidio ai nuovi insediati: i Sanniti, popolo delle montagne della Campania che cercava uno sbocco a mare, e i Romani che volevano estendere la loro egemonia.

Con i Romani, nel 326 a.C., scoppiΓ² la guerra che si concluse con la vittoria degli stessi.
Tra i due popoli si creΓ² un’alleanza (foedus neapolitanum) in virtΓΉ della quale Napoli divenne socia fedelissima di Roma. Come tale fu obbligata a fornire navi e marinai. Napoli, perΓ², conservΓ² l’autonomia, i riti, gli usi, i costumi, la cultura e soprattutto la lingua della cittΓ  greca, quest’ultima utilizzata anche nei documenti fin quasi all’anno mille.

L’alleanza con Roma fu molto fiorente ed ebbe enormi benefici commerciali che incisero positivamente sulla popolazione, in quel tempo composta solo da 30mila napoletani.

Tracce di quest’epoca si possono trovare ancora oggi nell’originario impianto dei tre decumani, cioΓ¨ le tre antiche strade che costituiscono il centro antico della cittΓ .

Saluti cordiali!

Pino Spera, Responsabile della Sezione Storia della Biblioteca I Care, Pomigliano d’Arco (NA).Β 

 

 

 

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