Da sconosciuto a idolo della tifoseria partenopea: la parabola ascendente del georgiano
Sono bastati 90 minuti a Kvaratskhelia per farsi conoscere dal pubblico calciofilo italiano, per la precisione 90 minuti dell’intenso Verona-Napoli, partita terminata sul punteggio di 2 a 5 in favore dei partenopei, durante i quali il georgiano si è messo in mostra realizzando un goal di testa e offrendo un assist vincente per il goal del 3 a 2 a firma Zieliński. Niente male per questo calciatore il cui arrivo nei pressi del Vesuvio aveva lasciato i tifosi piuttosto perplessi. Questo perché quasi nessuno lo conosceva, e dire che nel 2019 era stato indicato dalla UEFA come uno dei 50 giovani più promettenti per la stagione 2019-2020. Dunque non si stava certo parlando di un signor nessuno, e i fatti lo stanno ampiamente dimostrando. Stando così le cose mister Spalletti non può che gongolare, sapendo di avere a disposizione un attaccante come Khvicha in grado di regalare giocate di livello mai sterili quanto finalizzate a cambiare in positivo il risultato degli Azzurri. Il Messi di Georgia, come viene soprannominato dalle parti di Tbilisi, ha già fatto dimenticare un totem come Insigne, che sta svernando in quel di Toronto per 9 milioni di euro all’anno circa, sebbene debba ancora capire meglio il calcio italiano e soprattutto l’idea di pallone che ha in mente l’allenatore di Certaldo. Tuttavia le premesse per fare la differenza ci sono tutte; quello che il georgiano dovrà fare è allenarsi sempre con il massimo impegno e mettersi totalmente a disposizione della squadra, null’altro, perché i mezzi tecnici, come si vedrà tra poco, non gli mancano affatto.
Le caratteristiche tecniche di Khvicha
Oltre a essere forte di testa e abile a sfornare assist per i compagni, Kvaratskhelia è anche un discreto rigorista. Quando il Napoli sarà chiamato nel corso della stagione a calciare uno o più rigori, per molti una questione di fortuna, abilità e strategia, se dagli undici metri non dovesse presentarsi Victor Osimhen, perché indisponibile, allora l’onere e l’onore toccherà quasi sicuramente al georgiano. Quasi certamente saprà essere freddo, anche perché in carriera ha già segnato dal dischetto, al Samgurali, con la maglia della Dinamo Batumi, durante uno spettacolare match conclusosi con il punteggio di 4 a 4. Khvicha, inoltre, è molto veloce, e questa caratteristica gli permetterà di dialogare benissimo con la prima punta del Napoli, quel numero 9 che dopo alcuni mal di pancia che già facevano presagire un suo possibile addio, adesso è focalizzato sulla sua terza stagione con la maglia azzurra.
In cosa può migliorare il nuovo attaccante del Napoli?
Kvaratskhelia, a detta di Spalletti e non solo, deve migliorare molto sotto il profilo della concentrazione in campo. Contro il Verona in effetti è parso leggermente emozionato, e forse anche spaesato a causa della marcatura asfissiante a uomo portata a turno da Dawidowicz e Günter. Il georgiano, insomma, deve imparare al più presto a divincolarsi, facendosi trovare smarcato quando Zieliński, occupando il ruolo da regista di centrocampo, proverà a imbeccarlo attraverso precisi lanci lunghi. Solo così tutto il suo potenziale ancora inespresso si paleserà.
Un avvio di campionato fin troppo morbido?
Non è che si sta parlando sin troppo bene del georgiano anzitempo? Non è che l’avversario del primo turno di campionato, il Verona, è stato un po’ troppo morbido per lanciarsi in considerazioni definitive sul calciatore che ha preso il posto di Insigne? Domande lecite a cui non è così difficile rispondere, perché, al di là della forza dei gialloblu, Kvaratskhelia ha già dimostrato di sapersi muovere bene con gli Azzurri a prescindere dalla squadra sfidante. E non era scontato, considerato che il nuovo attaccante del 4-3-3 spallettiano fino a qualche mese fa giocava nel Erovnuli Liga, la massima serie del campionato georgiano di calcio. Un grosso cambiamento evidentemente c’è stato, cambiamento a cui il numero 77 ha già risposto nel migliore dei modi. E sono passati solamente 90 minuti dal suo esordio in Serie A.