Napoli – E’ nel vero cuore di Napoli, in via dei Tribunali, nella strada in cui tutti i turisti che visitano Napoli non possono fare a meno di passare, che si possono ammirare 150 capolavori, tra quadri e sculture, provenienti da collezioni private selezionati da
Vittorio Sgarbi e racchiusi in uno scrigno come quello della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta appena restaurata.
Napoli – Una vera sorpresa per i turisti che visiteranno a Pasqua i decumani della città partenopea: una mostra che è un vero e proprio museo, coma l’ha definita Vittorio Sgarbi.
“i Tesori nascosti. Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito”*, aperta il 7 dicembre scorso, ha raccolto fino ad oggi quasi 40mila visitatori, vale a dire una media di ben 333 ospiti al giorno. Un successo per una mostra la cui chiusura, prevista per il prossimo 28 maggio 2017, potrebbe anche essere procrastinata in vista delle numerose previsioni turistiche dei tour operator per i prossimi mesi.
Proprio in virtù nei turisti dal primo week end di maggio l’orario di
chiusura sarà addirittura esteso fino alla mezzanotte, il sabato e la
domenica, dando così la possibilità ai visitatori di poter ammirare sino a notte inoltrata i capolavori esposti, tra cui il dipinto di Michelangelo Merisi detto Caravaggio “La Maddalena addolorata”.
La mostra, si propone di dipingere un quadro della “geografia artistica” italiana, tenendo conto delle sue molteplici tinte e sfumature, ospitando, nella basilica, i capolavori provenienti da diverse scuole e regioni. All’eterogeneità geografica si associa quella temporale: le opere attraversano un arco di tempo che va dal XIII secolo sino al Novecento, con l’obiettivo di mostrare l’evoluzione artistica di stili e correnti che si dipana tra una testa di maestro federiciano del 1250, sino a un autoritratto di Antonio Ligabue.