Al via Sciapò al Nostos Teatro di Aversa sabato 30 gennaio, con lo spettacolo di Andrea Cosentino “Primi passi sulla luna”.
A seguire, altri due gli appuntamenti della rassegna ‘a cappello’ che impegneranno lo spazio di Aversa: il 20 febbraio la Compagnia Barone Chieli Ferrari porterà in scena “Una signorina a Parigi” e a marzo, sabato 12, sarà la volta di “Batman Blues” de Il Misterioso Collettivo del Nano Egidio.
“Primi passi sulla luna”, di Andrea Cosentino, inquadra immagini del futuro ormai passate, prendendo spunto dal quarantennale del primo allunaggio, passando per il centenario del manifesto futurista, il cinquantenario della creazione della prima Barbie e i dieci anni dalla morte di Stanley Kubrick. Lo sbarco sulla luna dà il là a una schiera di improbabili personaggi per discettare di sosia viterbesi di Armstrong e torri gemelle, monoliti, alieni e spiritualità, scimmie, tapiri e licantropi. Ma l’allunaggio della notte del 20 luglio del ’69 è anche l’evento mediatico attraverso il quale misurare l’inattingibilità del reale in un’epoca la cui verità coincide con il suo darsi in rappresentazione.
“Dice che la notte del 20 luglio del ’69 in tutto il mondo interplanetario non c’è stato un furto, un omicidio, una rapina, uno scappellotto. Erano tutti lì davanti a Neil Armstrong. E questo cosa vuol dire? Vuol dire che se tutti guardassimo di più la televisione il nostro sarebbe un mondo migliore”.
Andrea Cosentino, radicalizzando la sua ricerca, ci presenta una performance che rifiuta di farsi spettacolo, e si dà sotto forma di frammenti di un’opera impossibile, capolavoro postumo e incompiuto, improvvisazioni e digressioni senza rete e lista di ingredienti forniti crudi agli spettatori, perché ognuno li cucini a proprio piacimento e misura. Al cuore del tutto c’è uno squarcio di storia intima, anch’essa forse vera-forse falsa, quasi una confessione offerta in sacrificio, che ha a che fare con la paternità e le fragilità dell’infanzia.
Contro la sete di realtà, l’ossessione per le storie vere, i fatti di cronaca e i reality show, Cosentino ci conduce in un viaggio surreale, esilarante e struggente, portato avanti al tempo imperfetto, che è il tempo dei giochi e dei sogni, e che si dissolve al presente.
di Massimo Santoro