Home Cultura “A Carnevale ogni scherzo vale”: quando indossiamo veramente la maschera?

“A Carnevale ogni scherzo vale”: quando indossiamo veramente la maschera?

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“A Carnevale ogni scherzo vale”: è un modo di dire che non mi ha mai convinta perché con esso spesso si cerca di giustificare anche azioni che il Carnevale te lo rovinano. Ricordo fra le tante burle il brutale lancio delle uova che fa ridere unicamente i vandali. Lo scherzo non dovrebbe far ridere alla fine tutti quanti? E invece anche nel quotidiano le espressioni “Ma è solo uno scherzo” o “Sto scherzando” fanno spesso da scudo a cattiverie la cui natura non si vuole ammettere. “Con il sorriso si possono dire anche le peggiori malignità” diceva un mio professore di latino e torto non aveva. E oggi che viviamo il giorno di Carnevale questo ci porta a riflettere: la maschera la indossiamo nel giorno del Martedì Grasso o in tutti gli altri? Perché a pensarci bene è più plausibile la seconda ipotesi.

Non è un caso che storicamente il Carnevale sia anche la festa che per tradizione ha dato a lungo modo alla massa di capovolgere con fantasia prototipi e situazioni per poi dar sfogo a quanto di represso si conservava nel resto dell’anno. Pertanto in passato forse si era più veri quando la maschera la si toglieva piuttosto che il contrario. Ma oggi? Oggi continuiamo a fingere e non c’è bisogno di spremere troppo le meningi per ricordare subito quanto lo scrittore Luigi Pirandello pensasse a proposito dell’uomo e delle sue maschere. Pur essendo sempre la stessa persona, abbiamo tanti volti quante le persone con cui ci relazioniamo e forse da soli, senza che ci sia qualcuno con cui approcciarci, non siamo addirittura “nessuno”. E poi potremmo divagare sul valore dell’ipocrisia e sulla linea sottile che separa quella necessaria per garantire il quieto vivere in società dalla fantomatica falsità che fa salire l’orticaria a tutti. E per concludere c’è anche la schiettezza meschina che sputa veleno con i modi e le parole in nome di una verità che non è sempre genuina. Ebbene, in questo giorno di festa – fra una lasagna e un lancio di coriandoli – sarebbe interessante riflettere su noi stessi e sulle maschere che ogni giorno indossiamo, di frequente senza nemmeno esserne consapevoli.

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