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NAPOLI-CHIEVO, UN FILM GIA’ VISTO

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il napoli vice a torino 0-5

Napoli Arriva la prima amichevole impegnativa e arriva il primo pareggio del Napoli 2017-18.

Ad impedire ai partenopei la quarta vittoria su quattro amichevoli disputate è il Chievo di Maran, squadra organizzata e ben messa in campo.

I risultati nel precampionato contano poco o nulla.

Si potrebbero giocare altre mille volte Inter-Norimberga e Milan-Bayern Monaco durante la stagione regolare e mai finirebbero con gli stessi clamorosi risultati: 2-1 Norimberga e 4-0 Milan. Anzi probabilmente avrebbero altri vincitori e vinti.

Posto che dunque i risultati contano poco, bisogna andare oltre. E qui viene il dubbio se preoccuparsi o tranquillizzarsi.

Il Napoli ha giocato col Chievo una brutta gara.

Ma, innanzitutto, siamo in estate, ad inizio preparazione ed appena tre giorni fa si era affrontato il Carpi.

Soprattutto poi Sarri nella seconda parte della training estivo sta aumentando i carichi di lavoro. Logica conseguenza gambe pesanti e autonomia di circa 50-60 minuti.

A ciò si aggiunga un deficit di concentrazione che è tipico delle amichevoli.

Se fosse questa la teoria, i napoletani possono stare tranquilli e sognare lo scudetto.

Ma se fosse l’altra la teoria.

Da queste pagine, ma un po’ dovunque in città, c’è una grossa fiducia intorno alla squadra di Sarri. Resta negli occhi il girone di ritorno della passata stagione, dove il Napoli stradominava; e c’è la convinzione che “un anno in più di Sarri” possa solo oliare meccanismi già quasi perfetti.

E se invece a pensar così, si fosse troppo ottimisti?

Col Chievo si è visto un Napoli divertente davanti, dove ha creato numerose palle gol, ma “ballerino” dietro, concedendone altrettante ai clivensi.

Si è vista la solita difficoltà sui calci d’angol sia attivi, mai insidiosi, che passivi, sempre pericolosi.

Si è visto il solito Koulibaly, con i suoi momenti di dormiveglia, il solito Reina non impeccabile, il solito Jorginho in ritardo nelle chiusure centrali sulle ripartenze dei rivali.

Ecco, se questi limiti fossero oggettivi e non migliorabili? Se Sarri realmente non riesca a risolvere l’annoso problema dei tagli centrali avversari e dei calci d’angolo?

Non si dimentichi che il “Napoli bello a metà” visto col Chievo è arrivato terzo la scorsa stagione. E quest’anno la concorrenza è più agguerrita.

Veramente si vuole sprecare questa sessione di mercato?

Ad onor del vero va detto che Ounas, decisivo anche nell’ultimo match, è un grande colpo, che ha dato alla squadra anche a destra un uomo capace di creare la superiorità, saltando l’avversario con facilità.

Ma serve un forte centrocampista davanti la difesa. Jorginho, seppur buon elemento, non ha margini di crescita ulteriore e non è detto che Diawara sia già top player.

Serve inoltre un esterno basso a destra. Hysaj, ottimo a difendere, non ha nelle sue corde la fase offensiva. L’alternativa è il buon Maggio, che pur ringraziando per quanto fatto sinora, non appare un profilo da Napoli attuale.

Infine serve un portiere che possa sostituire Reina quando lo spagnolo è infortunato, distratto o fuori forma.

Lo si ripete il pareggio col Chievo non significa nulla, ma se la seconda teoria fosse quella giusta, che Giuntoli si sbrighi.

di Mario Civitaquale

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