Napoli – Dal 7 al 9 luglio presso il Maschio Angioino di Napoli si è tenuto il Disability Pride, un evento patrocinato dal Comune di Napoli, dalla Cgil e dall’Università Federico II di Napoli. Una occasione davvero “speciale” in cui si sono ritrovate persone con disabilità, di ogni età, ceto sociale e razza per rivendicare ancora una volta gli stessi diritti di inclusione e di rispetto. Spettacoli, convegni, dibattiti e buona musica hanno avuto come obiettivo quello di ribadire i diritti delle persone disabili che la Convenzione Onu ha sancito nei suoi 50 articoli. L’evento napoletano si è svolto in concomitanza con il Disability Pride di New York e quello di Brighton. «Vogliamo parlare di argomenti importanti in un clima di festa, per stimolare relazioni tra il mondo delle persone disabili e gli altri e promuovere l’affermazione dell’autonomia e autodeterminazione della persona con disabilità» – spiegano gli organizzatori – «Una manifestazione come questa magari non risolverà i problemi di tanti disabili rimasti indietro a causa di una politica nel Mezzogiorno meno attenta alle difficoltà, ma resta pur sempre un faro accesso sui diritti».
Intorno all’evento non sono mancate, comunque, le polemiche: qualche mese fa la FISH -Federazione italiana per il superamento dell’handicap – fu invitata dal Comune di Napoli ad una riunione dove erano presenti gli organizzatori provenienti da altre regioni italiane, in quella sede il Presidente Daniele Romano ha esposto una serie di dubbi e di perplessità soprattutto riguardo alle modalità di finanziamento dell’evento considerando che Amministrazione Comunale che è la prima a non rispettare i diritti delle stesse persone con disabilità e delle famiglie, ed è assente nei confronti di situazioni serie che affliggono tantissime famiglie».
« Organizzare il Disability Pride in una Regione Campania e in un Comune come quello di Napoli, dove i diritti per le persone con disabilità non vengono rispettati ogni giorno ci sembra un contro senso »– ha affermato il presidente Daniele Romano. La FISH ha, infatti ritenuto inopportuno partecipare a questo evento, privo di un vero obiettivo.
Dal suo canto l’Assessore al Welfare, Roberta Gaeta, su una dichiarazione rilasciata al Corriere del Mezzogiorno ha affermato: «L’amministrazione comunale crede molto nelle iniziative di sensibilizzazione che possono promuovere un approccio diverso al tema della disabilità in un’ottica di emancipazione e autonomia».
di Giuseppe Musto