Home Cronaca Controlli a tappeto a Miano, in manette tre pregiudicati

Controlli a tappeto a Miano, in manette tre pregiudicati

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foto di Fabio Sasso
Napoli, Miano 3 appartenenti ai “Nappello” arrestati dopo un rocambolesco tentativo di fuga: 2 hanno puntato una pistola contro i Carabinieri.
A seguito dei gravi eventi dei giorni scorsi a Miano, Il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura di Napoli hanno intensificato il controllo del territorio nell’area nord della città mediante mirati e massicci servizi del Commissariato di Polizia di Stato di Scampia e della Compagnia di Napoli Vomero.
Servizi particolarmente incentrati nel quartiere di Miano, già roccaforte del clan camorristico dei “Lo Russo”, attualmente controllato dai Nappello. L’intensificazione dei servizi e il pattugliamento straordinario del territorio hanno permesso, verso l’ora di pranzo, di procedere all’arresto in via Janfolla di 3 pregiudicati responsabili di detenzione e porto illegali d’arma aggravati da finalità mafiose, di ricettazione e di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Verso le ore 12,30 odierne, due pattuglie del Commissariato di Polizia di Stato Scampia e Reparto Prevenzione Crimine Campania stavano procedendo su via Janfolla al controllo di una Fiat Punto con tre ragazzi a bordo, ma non appena i poliziotti si sono avvicinati al veicolo gli occupanti si sono lanciati fuori dall’ abitacolo dandosi alla fuga a piedi.
I poliziotti sono riusciti immediatamente a bloccarne uno, identificato nel 20enne Alessio SEPE. Due pattuglie in borghese della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero si sono messe all’inseguimento degli altri due fuggitivi, poi identificati in Luca GALLOTTA, 25enne e Raffaele PETRICCIONE, 19enne.
I Carabinieri hanno sbarrato la strada ai 2, che nel tentativo di guadagnare la fuga hanno puntato una pistola contro i militari, desistendo subito dopo e venendo disarmati e immobilizzati. La pistola, una Beretta 98 fs calibro 9 con matricola abrasa, è stata sequestrata e verrà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare il suo eventuale utilizzo nei recenti fatti di sangue o intimidazione.

 

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