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CHE SARRI ABBIA CAPITO?

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il napoli vince a milano

Napoli Il Napoli sbanca San Siro per la seconda volta quest’anno e, dopo aver sottratto 6 punti al Milan, fa lo stesso con una impalpabile Inter.

1-0, basta Callejon agli azzurri. Ma il risultato poteva essere ampiamente più largo, con un Napoli che ha stradominato dall’inizio alla fine, regalando momenti di grande calcio.

Ed ecco che la Roma, umiliata nel derby da una straordinaria Lazio, è ad un solo punto di distanza. Due effettivi, per gli scontri diretti che sorridono ai giallorossi.

Ma a Milano il Napoli ha dato una grande prova di forza e compattezza, contro un avversario ferito, disorientato ma che, comunque, dalla metà campo in su ha qualità da vendere.

E’stata la vittoria di Sarri.

Da queste pagine mai si prendono posizioni per partito preso; si analizzano i fatti. Se qualcuno è da esaltare va esaltato, stesso discorso se è da criticare. Non si è né filo-presidenziali né tantomeno “Sarriani”. Si è per l’oggettività.

Ebbene Sarri, più volte qui criticato per l’incapacità di lettura del match o la “cocciutaggine” e l’ostinazione delle scelte, a San Siro l’ ha vinta lui.

Subito in campo Diawara e Zielinski, con il primo capace di contrastare la fisicità di Gagliardini, Brozovic ed Eder, ed il secondo che ha offerto finalmente un alternativa di gioco a destra, consentendo al Napoli attacchi da ognidonde.

Insigne e Hamsik a sinistra, Callejon e Zielinski a destra, Mertens a tutto campo, l’Inter non sapeva dove e come tamponare.

Ma non è stata soltanto lì la bravura di Sarri, che in quanto a preparazione dei match difficilmente sbaglia.

L’ha vinta nella lettura, l’ha vinta alla Allegri, l’ha vinta da grande tecnico.

Secondo tempo, pronti-via e per quindici minuti Inter pericolosissima, col Napoli che non riusciva più a venir fuori dalla sua metà campo, affidandosi ad inutili lanci lunghi.

E qui Sarri ha sorpreso tutti: “Al diavolo la qualità, questa vittoria vale oro”. Fuori Zielinski e Hamsik dentro Rog e Allan, incontristi puri, rognosi, ma in grado anche di toccare bene il pallone.

E ancora: fuori Mertens dentro Milik, per rifiatare e tenere palla, per tenere botta ai contrasti e spizzare le palle alte.

L’Inter non ha più visto la palla.

Sulla bontà di Sarri “durante la settimana” non si era mai discusso, le critiche erano legate alla gestione “durante il match”. Ma ieri il tecnico va applaudito.

Non c’è bisogno delle vittorie roboanti, dei 2-3 gol a partita. Sempre tre punti sono.

di Mario Civitaquale

 

 

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