Napoli – Siglato pochi giorni fa il nuovo accordo di Rete tra le scuole aderenti al nuovo Centro Territoriale per l’Inclusione voluto dal Dirigente Scolastico Anna Rita dell’Istituto Comprensivo Bovio-Colletta di Napoli. Cosa sono i Centri Territoriali e soprattutto quale funzione sociale svolgono? Nell’ambito della Organizzazione della Rete Territoriale per l’Inclusione Scolastica, i Centri Territoriali per l’Inclusione possono essere organizzati a livello di rete territoriale e assorbono le funzioni dei Centri territoriali per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, i Centri di documentazione per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e i Centri territoriali di risorse per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Sono composti da docenti con specifiche competenze, come indicato dalla CM 8/2013, “al fine di poter supportare concretamente le scuole e i colleghi con interventi di consulenza e formazione mirata. La Rete del Comprensivo Bovio-Colletta sarà formata da 16 scuole :12 Istituti Comprensivi e 4 Istituti Superiori, su un territorio che ruota intorno a Porta Capuana. Per il quartiere è un momento importante dal quale possono venir fuori numerosi potenziamenti in quanto scopo della Rete è infatti dare un segnale forte di presenza, radicamento, attenzione e sostegno in special modo a tutti gli allievi «con Bisogni Educativi Speciali». L’integrazione scolastica di tutti gli alunni soprattutto quelli con disabilità, difficoltà o con disturbi specifici dell’apprendimento, costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. La scuola italiana negli ultimi anni è andata incontro a grandi cambiamenti per garantire a tutti gli alunni un ambiente accogliente in cui realizzare il proprio percorso formativo e didattico a prescindere dalle diversità funzionali e da bisogni specifici. L’offerta di una scuola inclusiva capace di accompagnare gli studenti nella crescita personale, sociale e formativa si articola su vari livelli e necessita di diversi strumenti. Per aiutare le istituzioni scolastiche in questo compito, è stata creata una rete di supporto territoriale. La piena inclusione è un obiettivo fondamentale che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Sono i tanti i ragazzi bisognosi di attenzioni particolari per esempio: i rom nella lettura, nella scrittura o nel far di conto; i bambini disabili, le cui barriere non sono solo fisiche ma anche di comunicazione, da poter essere superate solo con l’aiuto di personale preparato in modo specifico sulla comunicazione. Il servizio offre sportelli di consulenza anche agli studenti che vivono in sacche economiche e sociali di disagio, che non mantenendo continuità nel processo didattico si trovano deficitari degli strumenti culturali e da qui si avvia il processo dell’abbandono scolastico. Il progetto, inoltre vuole essere anche promotore di eventi culturali sulle tematiche dell’inclusione, favorire la comunicazione e la diffusione di pratiche, esperienze, informazioni, anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, con la costituzione di una banca-dati territoriale accessibile sia agli “addetti ai lavori” sia agli stakeolders.
di Giuseppe Musto