NAPOLI – L’arcivescovo di Napoli e la linea dura contro il sesso libero. Il sindaco de Magistris aveva dato il nulla osta per il documento che sanzionava i negozi che vendono giocattoli erotici, forse per attutire la linea dura assunta dal Cardinale Crescenzio Sepe, scagliatosi contro il primo cittadino e l’idea di far nascere un Parco dell’amore fruibile dalle coppiette senza alcova e la realizzazione di una”zona a luci rosse”, sul modello di Amsterdam, dove concentrare le operatrici del sesso in regola con il fisco.
Infastidito, Sepe, nel suo discorso in occasione di santa Patrizia, copatrona di Napoli, destinò parole forti all’ex pm, “Non perda tempo in stramberie, ma risolva i problemi della città, pensi a tappare le buche delle strade”.
La chiusura dei sexy shop poteva essere un dietrofront alla linea assunta, ma la reazione del mondo hard napoletano non si è fatta attendere, de Magistris è stato accusato di bigottismo e si è vista nel suo atteggiamento la volontà di non rispettare l’emancipazione dei diritti civili.
La posizione anti-hard del sindaco placa le ire del cardinale, ma gli attira contro quelle della popolazione più progressista in materia di sesso.