Home Napoli TROPPI I NO AL NAPOLI. ECCO IL PERCHE’

TROPPI I NO AL NAPOLI. ECCO IL PERCHE’

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Napoli In queste prime settimane di calciomercato sono stati molti i profili accostati al Napoli.

Si va dagli interessantissimi Witsel ed Candreva, ai calciatori di prospettiva come Zielinski, passando per le buone alternative quali Herrera e Milik.

Ogni giorno nomi nuovi, ma quando sembra essere prossimi alla “fumata bianca”, c’è sempre qualcosa che fa saltare l’affare, o comunque lo fa slittare.

E’ successo con gli ormai “impossibili” Lapadula e Vrsaljko, con Andrè Gomes e con Pjaca.

Non sempre queste trattative hanno una base concreta, non sempre il Napoli è realmente interessato a questi profili. Spesso si tratta di semplici sondaggi pour parler, di accostamenti dettati più dalla stampa che dalle società.

Fatto sta che, concreti o meno, interessanti o meno, il Napoli difficilmente riesce a portare a termine a gli affari che conduce o a raggiungere gli obiettivi a cui è effettivamente interessato.

L’estate scorsa ci fu il clamoroso caso Soriano, già preso, ma il cui contratto non fu depositato in tempo.

Al netto degli ottimi Allan e Hysaj, sul quale ultimo per onor del vero non c’era grande concorrenza, è dall’anno del primo Benitez che il Napoli non piazza colpi interessanti. Arrivarono Higuain, Callejon, Albiol, Reina e Mertens.

Poi solo piccoli innesti di prospettiva. Che fu davvero Benitez l’artefice di quel mercato? Che fu il suo appeal ha convincere i top player a scegliere Napoli?

L’ipotesi prende sempre più corpo. Da Bigon a Giuntoli poco è cambiato: lunghe trattative per ottimi calciatori per poi prendere più fattibili alternative.

Gli altri anni mancavano i soldi, si parlava di bilanci in rosso, d’altronde senza la Champions…

Ma quest’anno no. Il Napoli è già ai gironi di Champions League, il che si traduce in un bel gruzzolo da spendere ed in un maggiore appeal internazionale.

Ma allora perché questo immobilismo, questi continui rifiuti?

Molti incolpano l’ambiente. Ma è un pretesto; i calciatori che passano per Napoli non dimenticano né la città ne la sua gente, tifosa e non. Napoli resta nel cuore.

La risposta è ancora lì: Aurelio De Laurentiis.

Poche settimane fa così dichiarava: “Vero, faccio firmare ai miei calciatori contratti di 120 pagine. Non penso a come è stato fatto in passato, io penso che ogni cosa si possa cambiare”.E “Non comprerei un calciatore che non mi cede tutti i suoi diritti d’immagine”

La domanda è: perché un calciatore che non conosce la bellezza di Napoli, e il calore dei tifosi napoletani, dovrebbe accettare di giocare in una squadra italiana che non può garantire una presenza fissa in Champions, che ha un tetto ingaggi e che pone queste condizioni?

De Laurentiis cambi atteggiamento e o il sui Napoli sarà competitivo ma mai vincente.

di Mario Civitaquale

 

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