Non si ferma la polemica tra Raffaele Del Vecchio nei confronti di Clemente Mastella sul reddito di cittadinanza.
“Stiamo parlando di milioni e milioni di euro all’anno. Dove li prenderà?
Sta solo offendendo il dibattito lo fa scadere nel ridicolo e offende profondamente i nostri concittadini”.
Non si ferma la polemica tra Raffaele Del Vecchio ed uno dei suoi competitor Clemente Mastella.
Oggetto del contendere la proposta sul reddito di cittadinanza che lo stesso Clemente Mastella ha lanciato in questi giorni.
L’attuale vice sindaco uscente nel corso di un incontro al Museo del Sannio ha bollato la proposta come bufala elettorale.
L’incontro intendeva fare da anteprima al primo focus programmatico sul tema: “Città aperta e a periferia zero: obiettivo 100mila”.
“Qualche candidato – ha detto Del Vecchio – inventa sciocchezze di carattere elettorale.
Lui non ha forse idea di quante migliaia di persone sono assistite dai nostri Servizi Sociali.
I nostri cittadini hanno bisogno di chiarezza e credibilità.
Le promesse lasciamole stare”.
L’incontro odierno è stato incentrato sul tema delle contrade e delle periferie nonché sulle opportunità che il nuovo Psr può dare alla città di Benevento.
Ad introdurre il dibattito il candidato sindaco Del Vecchio: “Per la prima volta Benevento è entrato negli atti di programmazione dei fondi europei come area intermedia rurale.
Una possibilità per attingere a fondi importanti per rompere l’isolamento e contrastare il degrado delle zone rurali cittadine”.
Del Vecchio ha ammesso: “In questi anni le aree periferiche non hanno avuto un’opportunità.
Parlo della manutenzione delle strade, di internet in banda larga, di pubblica illuminazione, di rete fognante, dell’acquedotto che non è riuscito a raggiungere tutti.
Il Psr può farci fare molte cose.
Prima non avevamo lo strumento per rigenerare le contrade”.
Poi ha aggiunto: “Il centro storico è degradato lo so benissimo.
Occorrono interventi anche lì”.
Del Vecchio non ha dimenticato di sottolineare come, anche a causa della legge Delrio, l’Ente Provincia non esisterà più: “Bisogna saper reagire.
Costruire, quindi, una città intercomunale da 100mila abitanti, ma non con un unico sindaco.
Si dovrà fare massa critica e pianificare programmare politica di sviluppo del nostro territorio”.
Sulla funzione logistica Del Vecchio ha sottolineato: “Non è solo una questione geografica, ma sarà determinante per le infrastrutture.
Occorre creare servizi che partano da quello idrico al Tpl”.
Raimondo Consolante, architetto, intervendo nella presentazione, ha rimarcato come Benevento sia una città media e bisogna cogliere l’opportunità dell’agenda urbana europea.
Consolante ha spiegato che il capoluogo, in questi anni, ha avuto una crescita continuativa in cui si è sperato per decenni che potesse bastare a creare ricchezza: “E’ importate avere un Puc cittadino, ma occorre aggiornarlo alle sfide del futuro”.
Ha poi parlato il vice presidente della Commissione regionale all’Agricoltura, ma anche assessore all’Urbanistica del Comune di Torrecuso, Mino Mortaruolo.
Egli ha rimarcato e sottolineato come sia stato davvero proficua la sinergia nel servizio idrico tra Gesesa e Cabib per ottimizzare la qualità.
Sul piano infrastrutturale, ha evidenziato sempre come a Torrecuso si dovrà intervenire sulla zona industriale: “C’è bisogno di un piano regolatore che assomigli a quello del capoluogo sannita”.
Sul Psr, il consigliere regionale l’ha definita un’occasione di sviluppo: “Ci sono tante opportunità di finanziamento, ma bisogna puntare sull’Università del Sannio”.
E’ stato, quindi, Franco Altieri, consigliere regionale delegato all’Agricoltura del governatore Vincenzo De Luca, ad intervenire: “Un’Amministrazione comunale, sono stato sindaco di Agropoli per anni, non può essere lasciata a dei dilettanti allo sbaraglio.
Del Vecchio ha competenza ed esperienza essendo stato per dieci anni vice sindaco.
Il Sannio può e deve avere un ruolo centrale nel futuro”.
Altieri ha, quindi, attaccato la politica gestionale di Stefano Caldoro, il predecessore per il centrodestra dell’attuale fovernatore.
In particolare, ha contestato la vicenda dei fondi europei non elargiti e quindi restituiti.
Ha attaccato la Legge Delrio sull’eliminazione dell’Ente Provincia: “La ritengo una scelta scellerata. Una vera iattura.
Vogliono eliminare un Ente, ma le competenze sulla scuola o la strada a chi andranno?”
Il consigliere delegato ha voluto sfatare il tabù del napolicentrismo: “Ogni territorio deve avere le proprie qualità e competenze.
Devono avere uguale dignità e servizi”.
Infine, Altieri ha confermato come Benevento possa ambire ad essere un area rurale: “La filiera istituizionale è fondamentale ed è importante avere un’area vasta”.
Pino Corraro 05/05/2016