C’è chi viene, c’è chi parte e poi c’è chi.. c’è sempre stato. Ebbene si, perchè la Pizzeria Ristorante Franco Gallifuoco è un’ardente realtà che dal 1966 allieta napoletani, turisti, viaggiatori in partenza e in arrivo dal capoluogo campano, che arrivano alla stazione centrale Garibaldi desiderosi di immergersi subito nei profumi e nei sapori autentici della tradizione napoletana.
Una storia di gusto, scritta nel Dna di famiglia che ha inizio alla fine dell’800 quando il bisnonno Marco, capostipite della tradizione culinaria familiare, dedica la sua vita a deliziare i napoletani con i suoi gustosi e delicati piatti. Di cucina in cucina migliora le sue conoscenze, consolida antiche tradizioni. La passione per il buon cibo si estende a quella per il vino col nonno Pasquale, che nei primi del ‘900 pratica l’antico mestiere del tabernaro in un tipico locale al centro. Poi nel 1966, papà Marco Gallifuoco insieme alla moglie Maria Calabrese, apre il primo locale di famiglia, il Ristorante Pizzeria Rosticceria Franco. Il locale ha grande successo anche grazie alla presenza proprio di Maria, una delle prime donne pizzaiole in città e colonna fondamentale in cucina. Figlia del patron dell’omonimo cravattificio napoletano, tanto amato dall’ex Presidente della Repubblica italiana Sandro Pertini, Maria è fonte di ispirazione per Marco che le dedica molti piatti e pizze. E’ così che negli anni ’70 a Napoli si mangiano moltissime Pizze Toca, dal nome della cravatta più venduta dai Calabrese, con frutti di mare, funghi e mozzarella.
Nel dicembre 2015, dopo un lungo percorso di sperimentazione sugli impasti e un lavoro di ricerca di materie prime selezionate, il pizzaiolo-patron Francesco Gallifuoco, quarta generazione della famiglia, dà inizio al nuovo corso della pizzeria Franco. Negli anni effettua anche un restyling del locale e dal 2018 si fa notare per il rilancio del calzone che qui prende il nome di Grotta e diviene rapidamente il suo cavallo di battaglia. Da qualche tempo ha inserito in carta sia la Carretta, versione moderna della pizza a “ruota di carro” classica napoletana, sia il Tiellino, interpretazione personalizzata del padellino.
Ad una speciale pressdinner per gli addetti alla comunicazione, sotto la regia di Laura Gambacorta, Franco ha deliziato gli ospiti con un menu che racchiude alcuni delle proposte più significative.
Un excursus tra i lievitati, con le pizze simbolo tra storia e sapori. Al centro della scena la famosa “Carretta” di Gallifuoco, nuova versione ed evoluzione contemporanea della tradizionale pizza “ruota di carro”, dalla quale ha in comune solo il diametro di 36cm, ma si differenzia nel panetto dal peso di 260 grammi quindi non più alta di cornicione, una cottura attenta, topping di livello e digeribilità. Molto scenografica, dal momento che fuoriesce dal piatto, ha una corposità molto delicata, di spessore finissimo e con un cornicione quasi assente.
La degustazione entra nel vivo partendo dalla Grotta rustica Scarole sbollentate al forno con vapore e poi cotte in sottovuoto, acciughe, fior di latte, grana padano e olio extravergine di oliva; segue poi la Carretta Cosacca Pomodoro italiano lavorato a mano, pecorino, olio extravergine di oliva e basilico con il suo sapore ancestrale, ricca e intensa senza compromessi nella vista e nel gusto.
Poi la tradizione declinata in chiave contemporanea, avanza con la sublime Carretta Terramia Friarielli cotti a vapore e marinati sottovuoto, pomodorni gialli confit, chips di friarielli, crema di friarielli e fior di latte di Agerola e Verace Pomodoro italiano, all’uscita dal forno mozzarella di bufala, olio extravergine di oliva, grana padano e basilico un classico senza tempo.
Espressione di pura napoletanità arriva poi la Montanara in doppia cottura Soffritto, provola e basilico, e nel segno dell’innovazione il Tiellino Tropea x 3 Stracciatella di bufala, porchetta, cipolla rossa caramellata, crema di cipolla, cipolla croccante e porchetta dal sublime effetto crunch scrocchia e si scioglie delicatamente; dulcis in fundo terminiamo con Babà al rum, il re della pasticceria napoletana: soffice, profumato e intriso del perfetto equilibrio di rum.
Se Napoli è città di tradizione, di storia, di bellezza ma soprattutto tentazione (in particolare quando c’è di mezzo il cibo!) è praticamente impossibile andare via da Napoli senza essersi immersi in una gustosa grotta o aver provato almeno una carretta di Franco Gallifuoco.
Pizzeria Ristorante Franco Gallifuoco
Corso Arnaldo Lucci, 195/197 Napoli
Tel. 081 19138170
www.ristorantepizzeriafranco.it
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena