Secondo i risultati inquietanti di uno studio appena pubblicato il nostro Paese sembra preferire la sottomissione alla formazione. I dati rivelano che le ricerche online di “Mistress” superano quelle per lezioni private, mentre una dominatrice può guadagnare fino a tre volte un insegnante, grazie a quasi il doppio di praticanti BDSM rispetto agli studenti universitari: una tendenza che solleva giusti interrogativi sul nostro Paese…
Milano, 4 Febbraio 2025 – Gli italiani preferiscono la sottomissione alla formazione. A dirlo i dati di un recente studio, che rivela come le ricerche online di “Mistress” superano quelle per lezioni private. Con quasi il doppio di praticanti BDSM rispetto agli studenti universitari, la tendenza solleva interrogativi sulle priorità economiche e culturali del nostro Paese. Soprattutto in vista del fatto che una dominatrice può guadagnare fino a tre volte rispetto ad un insegnante.
Un mercato che non conosce crisi per le Mistress
L’Italia si trova ad affrontare una crisi di produttività lavorativa senza precedenti.Secondo gli ultimi dati OCSE, il Paese è tra quelli con la crescita della produttività più lenta d’Europa, una condizione aggravata da un alto tasso di analfabetismo funzionale, che colpisce circa il 28% della popolazione.
Mentre le aziende lamentano la difficoltà di trovare lavoratori qualificati e l’istruzione fatica a tenere il passo con le esigenze del mercato, secondo un studio appena pubblicato da MistressAdvisor – il portale di riferimento per trovare annunci di Mistress corredati da recensioni verificate – gli italiani sembrano essere più interessati al mondo BDSM e ai servizi di dominazione che alla formazione personale e professionale.
Un trend che emerge non solo dai guadagni dei professionisti del settore, ma anche dall’analisi delle ricerche online e delle preferenze di spesa delle famiglie, che dimostrano una chiara predilezione per la sottomissione piuttosto che per l’investimento nello sviluppo di competenze.
Mistress o professori? Ecco chi vince la sfida economica
Le cifre parlano chiaro. Secondo un sondaggio condotto da Mistress Advisor, in Italia una Mistress professionista guadagna in media 5.530€ al mese, considerando una tariffa media di 182€ a sessione e una media di 7,6 sessioni a settimana.
In confronto, un insegnante di scuola secondaria guadagna tra 1.350€ e 1.960€ al mese, a seconda della fascia di anzianità (fonte: MIUR). La differenza di reddito è evidente: una mistress può guadagnare fino a tre volte un professore.
Le ricerche sul Web per le Mistress sempre al top
Un’analisi dei dati di Google Trends mostra che il termine “mistress” ha un volume di ricerca costantemente superiore rispetto a “ripetizioni” e “lezioni private” in tutto il Paese.
La domanda di Mistress è costantemente più alta rispetto a termini legati alla formazione, come “ripetizioni” o “lezioni private”, con picchi significativi nei fine settimana e nei periodi festivi.
Questa tendenza è confermata guardando ai dati delle singole città come Milano, Roma e Napoli. In poche parole, gli italiani sembrano decisamente più attratti dall’essere sottomessi che dall’investire nella propria formazione, che si tratti di imparare una lingua, suonare uno strumento o semplicemente ripassare le materie scolastiche e universitarie.
Ma chi è il cliente tipo?
Secondo i dati raccolti da Mistress Advisor, il profilo più comune è quello di un uomo over 50, sposato e con figli, spesso con un lavoro ben retribuito e un alto livello di responsabilità. Questo suggerisce che molti clienti appartengano a una fascia socio-economica medio-alta, dove la pressione lavorativa e familiare potrebbe alimentare la ricerca di esperienze alternative e di evasione.
I dati di Semrush offrono uno spaccato sorprendente sulle priorità di ricerca degli italiani. A Roma, la parola chiave “Mistress Roma” viene cercata 18.000 volte al mese, quasi alla pari con “Sapienza Università di Roma”, che registra 18.100 ricerche mensili.
In confronto, termini legati alla formazione accademica e professionale come “Ripetizioni Roma” (260 ricerche) e “Corsi di formazione Roma” (240 ricerche) sembrano quasi irrilevanti, segnalando un interesse estremamente basso per l’istruzione. Ancora più sorprendente è il confronto con il turismo: “Colosseo biglietti”, una delle attrazioni più visitate al mondo, si ferma a 12.100 ricerche mensili, ben al di sotto dell’interesse per le mistress. Questi dati mettono in evidenza come il desiderio di esperienze trasgressive superi nettamente la volontà di investire in crescita personale o in attività culturali.
Un paese di sottomessi? Il BDSM supera l’università
Le cifre raccolte da MistressAdvisor non si fermano qui: in Italia ci sono circa 3,6 milioni di praticanti BDSM, mentre gli iscritti all’università nell’anno accademico 2022/2023 erano 1.909.360 studenti (fonte: MIUR).
In altre parole, ci sono quasi il doppio di italiani coinvolti nel mondo del BDSM rispetto agli studenti universitari iscritti.
Secondo Codacons, la spesa media annua delle famiglie italiane per l’istruzione è di circa 450€, mentre secondo i dati raccolti da MistressAdvisor, la spesa per intrattenimento per adulti, escort e BDSM è quasi cinque volte superiore. Questo evidenzia una discrepanza tra le priorità economiche delle famiglie italiane, che sembrano investire di più nel piacere che nell’educazione.
Le regioni e città più trasgressive d’Italia
Secondo i dati di Google Trends, le regioni più trasgressive in Italia sono Liguria, Lombardia e Piemonte. Tra le città meno scontate ma con un alto numero di ricerche e richieste di servizi BDSM spiccano Ladispoli, Pordenone e Cantù. Queste città, nonostante le loro dimensioni più contenute, dimostrano una domanda crescente per esperienze alternative, evidenziando come il fenomeno non sia limitato alle grandi metropoli.
Guardando invece ai dati degli annunci, secondo Mistress Advisor(www.mistressadvisor.it), in Italia sono attualmente attivi circa 6.500 annunci di dominatrici. Come prevedibile, le città con il maggior numero di annunci sono Milano(1.200 annunci), Roma (1.000 annunci) e Torino (750 annunci), confermando il loro primato come epicentri del mercato BDSM italiano.
Tuttavia, a sorpresa, Padova emerge tra le città con il più alto numero di annunci, con 420 Mistress attive, superando persino città più grandi come Napoli (380 annunci) e Bologna (350 annunci). Questo dato suggerisce una domanda particolarmente elevata per questi servizi nella città veneta, riflettendo un interesse meno visibile, ma profondamente radicato.
Perché gli italiani usano i servizi delle Mistress?
Un sondaggio condotto da MistressAdvisor su oltre 6.525 utenti ha rivelato le principali ragioni per cui gli italiani ricorrono ai servizi di una Mistress.
La motivazione più diffusa (35%) è la ricerca di evasione dalla routine, seguita dal 25% che è spinto da fantasie di sottomissione e controllo. Un altro 15% desidera esplorare nuove esperienze sessuali, mentre il 10% cerca nel BDSM una soluzione all’insoddisfazione nella propria vita sessuale. L’8% lo considera un meccanismo di punizione o auto-disciplina, mentre il 5% lo pratica per feticismi specifici. Infine, un 2% ha motivazioni più personali.
Questi dati evidenziano come il BDSM sia più di una semplice trasgressione: per molti rappresenta un modo per sfuggire allo stress quotidiano, soddisfare desideri inconfessabili o trovare una nuova forma di equilibrio personale.
Quali sono i servizi più richiesti?
Secondo il sondaggio condotto da MistressAdvisor, su un campione di 3.236 uomini,che hanno usufruito dei servizi di una Mistress, è possibile tracciare una chiara mappa delle preferenze degli italiani nel mondo BDSM.
L’analisi ha rivelato quali siano le pratiche più richieste dai clienti, evidenziando trend e inclinazioni che riflettono desideri sempre più specifici e sofisticati:
- Bondage e costrizione – richiesto nel 40% dei casi
- Sessioni di umiliazione verbale e fisica – 25%
- Ruoli di dominazione/sottomissione strutturata – 15%
- Feticismo dei piedi e pratiche correlate – 10%
- Giochi di ruolo con scenari specifici (medici, disciplinari, aziendali) – 7%
- Altro – 3%
Il nostro paese sta cambiando le priorità?
Questi dati provocano una riflessione sulla società italiana. È giusto che un’educazione di qualità sia meno remunerativa rispetto a servizi di dominazione?
La domanda crescente di mistress rispetto all’istruzione evidenzia un cambiamento nelle priorità degli italiani, con una forte preferenza per il piacere immediato rispetto all’investimento sul lungo termine nella cultura e nella formazione.
Ci ritroveremo dunque, in un futuri prossimo, ad avere sempre più frustini e meno libri nelle nostre case?