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La strada dei pastori

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Benvenuti al nuovo appuntamento della rubrica: “π‘΅π’‚π’‘π’π’π’Š π’‚π’π’•π’Šπ’„π’‚: π’”π’•π’π’“π’Šπ’‚, π’‚π’π’†π’…π’…π’π’•π’Š 𝒆 π’„π’–π’“π’Šπ’π’”π’Šπ’•π’‚'”.

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Via San Gregorio Armeno Γ¨ una strada di Napoli celebre per le tante botteghe artigiane di presepi. Nella strada sorge la storica Chiesa dedicata al santo, conosciuta anche come Chiesa di Santa Patrizia, innalzata nel 930 sulle rovine del tempio di Cerere, dea della terra e della fertilitΓ .

La leggenda narra che nella strada c’era un continuo viavai di persone che portavano alla divinitΓ  statuette di terracotta, come ex voto, oppure per chiedere una grazia. Per questo, ben presto, la via si riempΓ¬ di botteghe artigiane.

Nel 1734, con l’avvento di Carlo III di Borbone a Napoli, il presepe napoletano ebbe un maggiore impulso culturale tra il popolo, divenendo un vero genere artistico. Conseguentemente ci fu un notevole sviluppo delle botteghe di via San Gregorio Armeno.

Oggi sono tanti gli artigiani che portano avanti la secolare tradizione popolare della realizzazione dei presepi, aggiungendo ai classici pastori, personaggi di epoca contemporanea.

Questa Γ¨ senz’altro l’unica strada al mondo che fa durare Natale tutto l’anno, lo sanno bene i turisti che a migliaia, ogni giorno, affollano la via per questo “gioco di bambini”, come definΓ¬ il presepe Luigi Vanvitelli.

Ringrazio tutti coloro che mi seguono, augurando un sereno Natale e un felice Anno Nuovo. La rubrica riprenderΓ  domenica 5 gennaio 2025.

Pino Spera

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