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L’investimento in beni rifugio, Intervista a FL Partners

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Nei momenti di instabilità economica e politica cambiano le attività finanziarie,  gli investitori e le famiglie propendono ad investire in beni rifugio. E’ ormai dall’inizio del conflitto ucraino con punte dettate anche da altre situazioni geopolitiche che l’oro e’ stabile su alti livelli trascinando con sé valute e monete.

Tra i beni rifugio viene ricompreso  anche “il mattone” nei suoi diversi scenari, tra i quali vi è quello della rendita da investimento,  un’attività delicata per la quale si rende necessario affidarsi ad operatori specializzati; Tra questi incontriamo ed intervistiamo Fulvio Lardaro di FL Partners, al quale  rivolgiamo alcune domande nel corso di uno dei nostri incontri a supporto delle attività di clienti:

Innanzitutto Fulvio, raccontaci di Te e della Tua esperienza

Ho iniziato questa professione, nel  1990, con AZ mobiliare una delle poche ” Agenzie immobiliari” a Napoli in quegli anni, dopo 3 mesi ne sono diventato il direttore commerciale. Dopo 10 mesi abbiamo fondato, insieme con il titolare Carlo Altieri (mio mentore) una società, con il nome di “Partecipa”, che investiva in immobili in costruzione, realizzando compromessi sulla carta e rivendendo in corso di costruzione, quello che oggi tutti chiamano Flipping e che molti vantano di avere inventato, soprattutto su piazze come Dubai.

Ed è proprio il mercato immobiliare di Dubai che oggi  è una replica di ciò che succedeva qui tra il 1960 e il 2008, ma di questo fenomeno, ne parleremo in altra intervista……

Ovviamente c’è un motivo importante per la quale ho indicato il 2008 come termine.

In quegli anni il nostro lavoro era esclusivamente  improntato sulla vendita delle case in costruzione tramite uffici organizzati anche in cantiere ed aperti  il sabato e la domenica.

Da quella esperienza ho fondato da prima ” 1994 prestigio casa consulting” alla quale sono seguite  “prestigiocasa advisor” e “5RE”, dopo di che, la crescente domanda ci ha obbligato a trasformarci in  sviluppatori cosi  tra il 2004 ed il 2009, con l’apertura quasi in contemporanea di 6 cantieri, abbiamo costruito e venduto circa 140 unità.La nostra sede era Napoli piazza Trieste e Trento, sono poi seguite aperture a Caserta, Avellino e Roma.

La grande crisi immobiliare del 2008, di cui tutti noi ormai conosciamo la genesi, porterà ad un calo delle vendite, noi passeremo da 25/30 unità vendute/mese a 30 unità vendute anno, un calo insostenibile per le attività che all’epoca avevamo messo in piedi e cosi ci siamo ridimensionati anche noi.

Del 2019 la parte del leone la fanno grandi e piccoli  investitori;  strumenti alternativi sviluppatisi nel corso della grande crisi immobiliare, quali NPL con sottostanti garanzie immobiliari e Remarketing (ripossesso e vendita degli immobili dati in leasing) oltre alle aste, fanno emergere nuove figure di investitori.

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