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L’Eclettismo di Irene Graziano raccontato da Paolo Battaglia La Terra Borgese: “L’Architetta? Una febbre che si chiama turismo”

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Ma cos’è l’Eclettismo lo spiega il noto critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese: “Nel linguaggio critico il termine indica l’atteggiamento di un artista o di una scuola caratterizzato dall’accogliere motivi e suggerimenti da vari stili, raccogliendoli in unità. Si badi bene: si mira a uno stile che non è sintesi ed è invece la somma di elementi oltre un principio ispiratore unico. Anche riuniti, si può dire, i motivi restano staccati e disorganici per raccontare temi storicizzati con significati nuovi e intellettualisticamente ispirativi.

La febbre di Irene Graziano pertanto è frutto di astrazioni scolastiche, di chirurgica rappresentazione e di esercitazione del pensiero della bellezza.

È grazie all’Eclettismo di esito positivo che si trova un piano di accordo a esigenze e soluzioni diverse, arrivando, perciò, a uno stile nuovo e originale chiarisce Paolo Battaglia La Terra Borgese. E Irene Graziano, architetta, ne conosce benissimo le sinapsi.

Lei, Irene, ha saputo attendere lunghi anni – spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese -, e la perseveranza l’ha premiata: adesso l’architetta Graziano opera nella via più eclettica di Palermo, oltre il Liberty, la via Roma.

Ad alcuni passi dal porto, al civico 445 – indica Paolo Battaglia La Terra Borgese – tra Stazione Centrale e Teatro Politeama, subito dopo il teatro Biondo e il Palazzo delle Poste di mussoliniana memoria, c’è lei, l’architetta Irene Graziano a svelare i poteri della mente negli stati di coscienza, a fare della tradizione il moderno, a tradurre la Psicologia Umanistica Esistenziale nella religione del complemento d’arredo, una vera chiesa dell’architettura degli interni, un’antropologica impostazione d’importante valore umanistico.

È arte? – chiediamo al noto Critico

Ovvio! dice Battaglia La Terra Borgese. Se pensiamo alle teste di moro con antiche tecniche della ceramica calatina rapite e affascinate, estasiate, da Irene Graziano, e alle loro leggende epiche che riempiono la mente di chi tramanda o ascolta la memoria e l’identità di una civiltà, dinanzi a noi c’è l’arte.

E il turismo? Dove centra o c’entra?

Essendo il turismo un fenomeno d’arte collettiva, anche quando geografico o geodetico, Irene Graziano bene interpreta, con le sua scelte, il giusto teatro, come in una sacra rappresentazione mitologica con benevolenza per tutti – conclude Paolo Battaglia La Terra Borgese.

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