“Il fenomeno delle stese avvicina il nostro territorio più a quei paesi sudamericani”
Clan e gruppi minori della criminalità “manifestano una elevata propensione al conflitto, rendendosi così responsabili di quel ‘gangsterismo urbano‘ profondamente allarmante”. È quanto emerge dai dati illustrati oggi dal presidente della Corte d’Appello di Napoli, Eugenio Forgillo, alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario che si terrà domani a Castel Capuano, a Napoli.
Il magistrato ha richiamato in particolare quanto accaduto solo pochi giorni fa in corso Lucci, a Napoli, con l’esplosione di 80 colpi d’arma da fuoco “in pieno centro ed in orario ordinario”.
Un dato positivo arriva sul fronte degli omicidi che a Napoli fa registrare un –22,22% rispetto all’anno precede. “Sebbene in calo gli omicidi nell’ambito partenopeo, non mancano di segnalare le forze di polizia come sia diffuso l’inqualificabile fenomeno delle cosiddette stese tra bande contrapposte”, ha proseguito Forgillo.
“Il fenomeno delle stese avvicina il nostro territorio più a quei paesi sudamericani che ad un paese dell’occidente”, ha osservato il magistrato.
“Si tratta di un fenomeno che a livello locale, cioè a livello di questo distretto, deve impensierire non poco chi di dovere per prendere qualche contromisura, per evitare che le persone evitino di uscire la sera, anche nel salotto buono della città”, ha concluso Forgillo. Anche se in calo nel 2023, tra Napoli e provincia sono state 3.201 le notizie di reato per lesioni dolose; 28 gli omicidi volontari consumati; 190 le violenze sessuali denunciate. Resta sostanzialmente immutato il dato dei furti: circa 64.500 mentre sono 805 le estorsioni denunciate. In calo i reati di contrabbando e i delitti informatici.