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“Blanca”, il messaggio insidioso della seconda stagione e l’attesa della terza

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RECENSIONE“Blanca 3” si farà. Al momento è tutto quello che si sa. La terza stagione è stata riconfermata, a grande richiesta del pubblico. Presumibilmente i tempi richiesti per la produzione saranno circa due anni. Ciò significa che le avventure della simpatica consulente cieca torneranno in TV il prossimo 2025. Per il resto non sono molte le informazioni rilasciate. La speranza, ad ogni modo, è che la terza stagione aggiusti il tiro e colmi le lacune della narrazione della seconda.

“Blanca 2” è stata, infatti, trasmessa su Rai 1, in prima serata, il giovedì dal 5 ottobre al 9 novembre. Attualmente tutti gli episodi sono ancora dispiaciuto sulla piattaforma di streaming di RaiPlay. La serie è ispirata dai romanzi di Patrizia Rinaldi e aveva riscosso un notevole successo già nel 2021, al suo debutto nel palinsesto. La regia della seconda stagione è stata diretta da Jan Maria Michelini e Michele Soavi.

La buona qualità del prodotto fa leva su diversi fattori. Innanzitutto la cura nel montaggio. La regia ha pepe e punta su inquadrature e sequenze interessanti, dall’estro spesso effervescente. I costumi, lo stile e i colori delle immagini colpiscono lo schermo, non di rado con un non so che di fumettistico. Il cast è preparato e ben collaudato: Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno, Enzo Paci e Pierpaolo Spollon. Tra gli attori si avverte una fruttuosa sinergia.

Un riconoscimento speciale va alla giovanissima Sara Ciocca (15 anni) che, nei panni di Lucia, conferma talento e grandissimo potenziale. “Blanca 2” ha conservato un registro narrativo capace di spaziare dall’humor al poliziesco, dal romantico al drammatico. I dialoghi sono scritti degnamente, studiando battuta per battuta. Eppure una pecca nella seconda stagione c’è e non è da poco. La stragrande maggioranza del pubblico se n’è accorta. Ha fatto storcere il naso quasi a tutti.

(Seguono anticipazioni a proposito degli episodi)

Di cosa parliamo? Della trama. Assurdamente della trama. L’elemento più importante. La colonna portante di una serie televisiva. La prima stagione di “Blanca” si era conclusa con molti punti in sospeso e l’arresto di Nanni/Sebastiano (Pierpaolo Spollon) dopo che quest’ultimo aveva tentato di uccidere Blanca. Certo, alla fine si redime. Fatto sta però che prima – ripetiamo – aveva ugualmente tentato di uccidere Blanca.

La seconda stagione si apre con la protagonista che in tribunale rimangia la propria testimonianza. Ritira l’accusa di tentato omicidio per scagionare Sebastiano. Non contenta, Blanca lo accoglie anche in casa sua. Il tutto giustificato con la manfrina dell’importanza del “dare una seconda possibilità alle persone perché tutti sbagliano”. In realtà non è certo, ma è fattibile ipotizzare che la produzione cercasse un modo per confermare di nuovo la presenza di Pierpaolo Spollon nel cast, in quanto l’attore gode di ampio seguito (soprattutto da parte di un pubblico femminile).

Spollon ha interpretato magnificamente il ruolo. Tuttavia questa scelta ha creato due conseguenze. Innanzitutto nella seconda stagione sono state trascurate molte storylines aperte nella prima stagione. Ad esempio il passato di Liguori (Giuseppe Zeno) e la relazione con Lucia (Sara Ciocca). La seconda conseguenza è ancora più critica: il messaggio pericoloso e insidioso trasmesso agli spettatori a casa. Soprattutto alle spettatrici donne. Ancora di più se donne e molto giovani. Proprio in un periodo storico cui finalmente la società inizia a essere più cosciente di certe problematiche, in cui si parla tanto di femminicidio e di violenza di genere.

Potrebbe essere anche vero dire che la televisione non abbia necessariamente la responsabilità di educare il pubblico. Oppure che certe decisioni siano dettate semplicemente dalle esigenze narrative. Ciononostante è innegabile che sia scorretto normalizzare e romanticizzare la relazione tra la vittima di un tentato omicidio e il suo aggressore. Nella seconda stagione Blanca è succube della sindrome di Stoccolma? È stato un risvolto che ha trasmesso una sensazione di contraddizione e disagio durante la visione di tutti gli episodi. Pertanto l’augurio è che nella prossima stagione la trama trovi di nuovo la bussola giusta e che il personaggio di Blanca viva un’evoluzione più sana ed equilibrata.

Di Valentina Mazzella

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