Milano – Anche la Games Week 2015 è giunta al termine, e dopo essere passato per la prima volta a Fiera Milano City, bisogna dire che i pareri su questa manifestazione sono più che positivi. Quest’anno sono riuscito a partecipare rimanendo quasi basito non appena sono entrato all’interno dei due padiglioni adibiti all’evento. Era veramente pieno, e pensavo che avrei avuto problemi anche a spostarmi, problema che all’effettivo non c’è stato.
Games Week è il primo evento su scala nazionale votato esclusivamente al mondo videoludico che tanto amiamo. Non sarà pari a eventi estivi di rilevanza internazionale, ma fa la sua bella figura nel bel paese. Nel 2015 siamo arrivati alla quinta edizione e in attesa dei dati ufficiali relativi alle presenze, che l’hanno scorso hanno superato le 100.000 unità, posso tranquillamente affermare che l’evento anche in questi termini è cresciuto. Ma quale può essere la motivazione che potrebbe portare, come nel mio caso d’altronde, spostarsi da Napoli fino a Milano per partecipare a questa fiera?
Premettendo che non ho percorso questi 800 e più kilometri solo per questo evento, tenete presente che oltre a provare i titoli in uscita sia nel breve che nel medio termine, c’è la possibilità di fare scorta di giochi sia recenti che non, e riuscire anche a prenotare i prossimi titoli in uscita a prezzi veramente convenienti. Ragionando in termini economici direi che quello che spendete, a seconda di dove partite, lo recuperate in termini di risparmio per i titoli che avreste voluto comprare in precedenza, e nel frattempo vi siete fatti un bel viaggetto.
L’intera fiera si sviluppava su due piani separati del complesso, con uno di “transizione” occupato da ristoranti e fast food. Una delle pecche dal mio punto di vista è stato il non valorizzare eccessivamente il piano superiore, che appariva molto più libero in termini di visitatori rispetto a quello inferiore, dove sono stati concentrati tutti gli stand dei principali publisher. È facile intuire quindi che le file che si creavano attorno ai vari box per provare questo o quel titolo andavano anche a “interferire” con il flusso dei visitatori, causando qualche leggero problema di viabilità.
Sul piano superiore trovavano spazio gli stand dedicati ai tornei e ai vari youtuber arrivati da varie parti d’Italia, oltre a rivenditori di vario tipo in termini di gadget dedicati non solo al mondo videoludico. Menzione particolare va fatta al retail partner dell’evento, che come l’anno scorso è stato Unieuro.
Come nella precedente edizione, ci sono state varie offerte relative a titoli e console che venivano venduti a prezzi molto convenienti, aggiungendo che era possibile prenotare i titoli in arrivo prossimamente a quasi la metà del prezzo. Ma non è tutto oro quello che luccica, e anche in questo caso bisogna parlare di organizzazione. Essendo cosa nota che era possibile acquistare titoli a prezzi molto convenienti, anche il flusso di visitatori direzionati verso lo stand di Unieuro era molto consistente, e questo ha costretto la sicurezza a cambiare la gestione del flusso in entrata tre volte, uno per ogni giorno della manifestazione.
Entrare è stato veramente complicato, e si veniva completamente schiacciati a causa della mole di persone che spingeva da tutte le direzioni, con i componenti della sicurezza che faticavano ovviamente a mantenere la posizione e dilazionare il flusso di visitatori in entrata. Solo nella giornata di domenica, stando ad una foto pubblicata sulla pagina della manifestazione, il problema sembrava essere risolto.
Anche all’interno c’era veramente tanta gente e dopo aver preso i giochi la fila alle casse era veramente imponente. Ultima menzione dedicata alle offerte sulle console che venivano fatte su un numero limitato di pezzi in orari diversi. Mi è capitato di trovarmi per puro caso in capo alla fila per ritirare l’offerta proprio quando veniva annunciata una di queste offerte e, credetemi, nel giro di una quarantina di secondi avevo più di un centinaio di persone alle mie spalle a spingere per riuscire ad accaparrarsi la console a prezzo più basso.
In situazioni del genere è facile che qualcuno si faccia male, e non resta che sperare che l’anno prossimo venga adottato un altro sistema più ordinato e soprattutto meglio organizzato. Posizionare poi lo stand Unieuro, che tanta utenza attrae, al piano superiore non sarebbe stata una cattiva idea, dato che quello inferiore già era più che pieno come detto per gli stand dei publisher. In definitiva però l’evento mi è piaciuto e nemmeno poco: spazio in quantità in una location in grado di gestire anche una grossa mole di visitatori.
Non nascondo che da napoletano vorrei qualcosa che assomigliasse alla Games Week anche in terra partenopea, dato che il VideoGameShow a confronto è francamente una commercialata e non offre praticamente niente paragonandolo all’evento milanese. Di seguito trovate delle foto scattate in fiera, dove potete notare la gestione della giornata di sabato del flusso di visitatori su tutta la fiera e in particolare all’entrata dello stand di Unieuro. Anche per oggi è tutto, ci rileggiamo presto!