Quella del 2023 sarà l’ultima edizione del Mondiale per Club con il formato adottato dal 2008 (quest’anno a contendersi il titolo: Manchester City (Inghilterra); Leon (Messico); Urawa Red Diamonds (Giappone); Auckland City (Nuova Zelanda); Al-Ittihad dall’Arabia Saudita; Fluminense dal Brasile e l’ egiziana Al Ahly).
Dopo questa edizione il torneo si disputerà a 32 squadre nel 2025 in USA da giugno a luglio.
Delle dodici europee che parteciperanno alla competizione, quattro saranno le vincitrici delle ultime edizioni della Champions. Chelsea, City e Real Madrid possono già sorridere, un altro posto spetta a chi alzerà la coppa nel 2024. Gli altri otto “slot”, invece, sono assegnati in base al ranking.
Le squadre sicure del Mondiale oltre alle vincenti della Champions, sono Inter, PSG, Bayern Monaco.
In Spagna, Atletico Madrid e Barcellona sono in corsa per occupare il secondo posto della Spagna, Lipsia e Borussia Dortmund per quello della Germania mentre Porto e Benfica sono certe di rappresentare il Portogallo.
Il Napoli ha 41 punti nel ranking UEFA, la Juventus 47: il gap può essere colmato solo superando gli ottavi di finale di Champions League e potrebbe tentare il sorpasso nei quarti di finale (nel ranking si aggiungono tre o un punto in base ai risultati, come se fosse la classifica di un campionato nazionale). In caso di arrivo a pari punti resta da definire il criterio con cui si stabilirà chi andrà avanti. Se valesse il ranking FIFA la Juve sarebbe a oggi in vantaggio di dieci punti (52 a 42).
La regola generale impone un limite massimo di due squadre per nazione, derogabile nell’ipotesi in cui più club dello stesso paese vincessero la Champions. Esempio: l’Inghilterra, con Chelsea e Manchester City, avrebbe già esaurito i posti. Però, in caso di trionfo dell’Arsenal, si ritroverebbe con tre formazioni al Mondiale
