Napoli – La Campania è la prima regione in Italia ad avere la Banda Ultra-Larga. Si è appena concluso il programma relativo alla realizzazione della rete fibra ottica di nuova generazione per fornire la banda ultralarga e raggiungere, così, l’obiettivo dell’Agenda Digitale Europea (ADE). I risultati sono sorprendenti e pongono la Campania la regione più all’avanguardia d’Italia nel ramo Hi-tech. L’investimento complessivo è stato di oltre 175 milioni di euro; 118 milioni stanziati dai fondi europei FESR e 57 milioni da Telecom Italia, che si è aggiudicata il bando emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso la società del Gruppo Invitalia, Infratel, incaricata di attuare il piano Europea per la realizzazione della Banda Ultra-Larga. Il programma coinvolge 155 comuni campani, 36 in più rispetto a quelli previsti inizialmente dal progetto. Vengono così connesse oltre 1 milione e 145 mila unità immobiliare con collegamento fino a 100 Mbps per un bacino di utenza di oltre 2 milioni e 800 mila abitanti. Ovviamente non saranno solo i pubblici cittadini a beneficiare di questa splendida innovazione, ma sono state coinvolte anche 16 aree industriali, oltre 1400 sedi di pubblica Amministrazioni, tra cui 275 ospedali e sedi sanitari, oltre 500 istituti scolastici e circa 200 sedi delle forze armate. Dall’inizio dei lavori Telecom Italia ha posato più di 6 mila chilometri di cavi elettrici a fibra ottica coprendo 174 aree. L’azienda non si limiterà al progetto Europeo ma, con fondi privati, continuerà ad espandere il proprio terreno rendendo così ancora più veloci e a tutti, la connessione internet. I risultati sono stati presentati allo Smau presso lo stand della Regione Campania che ha è stata la protagonista dell’evento. Oltre 70 investitori interessati a scoprire i nuovi talenti dell’ecosistema dell’innovazione, oltre 300 startup e workshop e circa 450 le aziende presenti 300 workshop distribuiti in 12 Arene tematiche a cura di autorevoli relatori si alternano a Speed Pitching, della durata di 90 secondi ciascuno, in cui imprese e amministrazioni locali possono incontrare le Startup e scoprire nuove opportunità. I distretti sono alta tecnologia (Dta) costituiti con l’azione di MIUR e della Regione Campania sono sei ed operano nelle aree strategiche di investimento: Dac (Distretto Aerospaziale) , Stress (Edilizia ecosostenibile) Databenc (Beni culturali), Campania Bioscience (Biotecnologie), Smart Power System (Energia), Dattilo (Trasporti e Logistica). A questi si aggiunge il Distretto tecnologico sui materiali, Imast. Ogni Dta è affiancato da un numero variabile di cluster di secondo livello. I Laboratori pubblico-privati già esistenti sono 8. A questi se ne aggiungono altri 13: Ritam (materiali per aerospazio), Ehealthnet (ict per la salute), Top-in (ict per telecomunicazioni e sensoristica), Temotec ( ict per beni culturali), Biochamp ( materiali per la salute), Atena – Fuel Cell lab (energia), Marte (trasporti e logistica), M2q (agroalimentare), Marea (materiali per agroalimentare), Bio.cam (biotecnologie), Most (trasporti), Idrica (ambiente), Sorriso (materiali per la salute).
di Fabrizio Martino