“Il piano d’emergenza c’è, anche se andrebbe aggiornato e portato a conoscenza dei cittadini”
“Le crisi sismiche che stiamo vivendo in questi giorni sono delle crisi che rappresentano la conseguenza dell’attività che avviene in profondità” ma che non rappresentano il segnale di una possibile e fantomatica eruzione”. Queste le parole del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in audizione oggi presso la Commissione Ambiente delle Camera sulle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei. “Le ultime grandi crisi bradisismiche – ha aggiunto – si sono arrestate senza conseguenze estreme e ci auguriamo che avvenga lo stesso. Il sistema di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, uno dei migliori al mondo, ci dice che movimenti magmatici in profondità non ci sono, ma c’è attività di degassamento significativa, ma non precursore di eruzione”.
Il “piano di emergenza e di evacuazione c’e'”, risale al 2017 ed e’ “una documentazione di strumenti molto validi” ha detto Manfredi puntualizzando che, come ogni piano di evacuazione che si rispetti, “e’ necessario costante aggiornamento su situazione viaria, su numero di abitanti. Mi auguro – ha aggiunto Manfredi – che nel decreto legge al vaglio del governo “ci sia un’opportuna parte di coinvolgimento della popolazione perché è il modo migliore per poter gestire una crisi lunga con cui dovremo convivere per un po’ di tempo”.
Il sindaco ha ricordato che occorre trattare il tema “con grande attenzione per garantire la sicurezza dei cittadini e per fare in modo che ci sia una gestione dell’emergenza che dia tranquillità alla popolazione” ma serve anche “garantire il supporto da parte delle istituzioni” per evitare “situazioni di panico che fanno danno alle persone, ai territori e all’economia”. Una cattiva gestione della situazione – ha aggiunto Manfredi può danneggiare una componente dell’attività lavorativa e turistica “.
Per quanto attiene alla staticità degli edifici “è opportuno fare un controllo continuo degli edifici pubblici” e lo si sta facendo con una squadra di tecnici e fino adesso non si sono rilevati danni significativi. Per l’edilizia privata si interviene quando c’è una chiamata alla Protezione civile ed utile che ci sia una “valutazione sulla vulnerabilità” e che vada a verificare situazioni di eventuali criticità ma non tutti i Comuni hanno a disposizione di una struttura tecnica sufficiente a far fronte a questa esigenza “per questo servono strutture di supporto”.
La cosa è indispensabile per Manfredi “è informare i cittadini in maniera scientificamente corretta” con una comunicazione “gestita centralmente dagli organi istituzionali che a questo sono deputati” . Un’informazione istituzionale e centralizzata “aiuterebbe a gestire una situazione che potrebbe durare mesi, creando frustrazione e difficoltà nei cittadini”.
“Non ci possiamo permettere notizie false – ha aggiunto – che determinano paura tra le persone e rendono difficile le azioni di monitoraggio e controllo delle strutture. Inoltre, alimentano credenze che creano danni a famiglie e all’economia”.