Al via lavori di recupero dei depositi nei sotterranei
Un nuovo livello dell’Archeologico di Napoli, questa la rivoluzione annunciata da Paolo Giulierini, direttore del Museo, in occasione dell’avvio degli interventi di recupero dei depositi posti ai piani interrati. “L’intervento darà all’antico palazzo un nuovo livello di fruizione in stretta connessione con la città “ ha sottolineato Giulierini, illustrando i dettagli della riqualificazione generale in atto di questa area strategica, le collezioni in fase di riapertura e riallestimento già nel corso dell’autunno 2023, facendo un punto sul restauro del mosaico di Alessandro e la valorizzazione dei depositi.
“Il MANN del futuro è già in moto – ha continuato Giulierini -. Con l’apertura del grande cantiere dei sotterranei e un progetto che porterà alla creazione di nuove aree espositive, la sezione Mediterraneo, servizi e accoglienza di standard internazionale in collegamento con la città, il percorso è segnato. Non un è sogno né una promessa: siamo, con questa ulteriore ‘rivoluzione’ che stavolta parte dal sottosuolo, all’approdo concreto dell’utilizzo di circa 50milioni di euro di fondi pubblici. Abbiamo lavorato dai tetti ai depositi (la riapertura dell’ala occidentale con la Campania romana lo scorso aprile, alla presenza del Ministro Sangiuliano, credo resterà nella storia dell’istituto) per un museo della città ‘mai cosi grande’ e mai chiuso per un solo giorno alla fruizione del pubblico”.
Presenze in continua crescita, quelle registrate dal MANN che ad oggi ha gia’ superato il numero dei visitatori dell’intero 2022 con 420mila visitatori registrati dall’inizio dell’anno fino a meta’ settembre , rispetto ai 400mila totali dello scorso anno, con un incremento del 31,8%.
In corso, cantieri e interventi di riallestimento che porteranno nuovo lustro al Museo. Nel 2023 il museo della città completa il suo racconto con le sezioni Cuma e Neapolis, collegandole alla Preistoria, alla Piana campana, alla Magna Grecia. E tornano a brillare gli ori, le gemme e la numismatica. Ad ottobre arriverà la strumentazione tecnica che permetterà di completare il restauro del mosaico di Alessandro: l’opera sarà capovolta per verificare le condizioni della malta di 2.000 anni fa.
In allestimento anche il progetto ‘Il tesoro della Legalità’,che partira’ dalla valorizzazione dei depositi del Museo in collaborazione con Procura di Napoli, Carabinieri, Federico II, idea che potrebbe essere replicata anche per Palazzo Fuga. Il MANN del futuro non potrà che continuare ad essere propulsore e aggregatore del ‘Quartiere della cultura’, in dialogo fattivo con le istituzioni territoriali sui progetti già avanzati per Galleria Principe e Colosimo, mentre sono ben 52 i siti Extramann in rete e in fase di definizione anche una collaborazione con la Stazione marittima.