15 ettari al posto di 1,5 ettari. Un errore che si aggiunge a quello sulla targa
” L’amministrazione comunale partenopea ha impiegato oltre 30 anni per realizzare il parco agricolo didattico nel quartiere Vomero, inaugurato senza neppure chiedere scusa alle tante generazioni di bambini, molti oggi mamme e papà, che quel parco lo hanno visto solo sulla carta. Si sono nel frattempo avvicendati quattro sindaci e sette consiliature. Ma la ciliegina sulla torta, è rappresentata dalla targa con la quale il parco è stato intitolato all’agronomo Carmine Minopoli, morto peraltro quasi un quarto di secolo addietro, senza poter vedere realizzato il suo sogno, dove l’esperienza diventa “esprienza“, senza che nessuno si sia accorto dell’errore, prima che venisse affissa, provvedendo a farlo correggere. Ma gli errori non finiscono qui. Infatti sul sito internet del Comune di Napoli, alla pagina https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/49254 si afferma che l’area sulla quale è stato realizzato il parco, tra viale Raffaello e salita Cacciottoli, avrebbe un’estensione di 15 ettari, quasi il doppio, per intenderci, del parco della villa Floridiana, che si estende per circa 8 ettari “.
” L’errore – puntualizza Capodanno -, nel quale peraltro sono incorse anche diverse testate giornalistiche, nasce dallo svarione di chi ha convertito i metri quadrati del parco in questione, che sono circa 15.000, in ettari. Un ettaro, come sanno anche i bambini delle scuole elementari, equivale a 100 are e dal momento che ogni ara corrisponde a 1 decametro, vale a dire a 100 metri quadrati, un ettaro equivale a diecimila metri quadrati. Dunque il parco Minopoli ha un estensione di circa un ettaro e mezzo, pari a 15.000 metri quadrati e non di 15 ettari che corrisponderebbe a 150.000 metri quadrati, dieci volte la dimensione reale “.
” L’ultima chicca sul parco in questione – sottolinea Capodanno – è arrivata con la pubblicazione di una foto, scattata da un residente della zona, che ritrae l’assessore comunale al verde, il quale nel giorno seguente all’inaugurazione si è recato presso il parco e, impugnato un tubo di gomma, in maniche di camicia, ha cominciato a innaffiare le piante, confermando che per il parco, al momento, non è prevista la presenza stabile dei giardinieri. Una sortita che ha confermato le preoccupazioni che erano state sollevate all’atto dell’inaugurazione, dal momento che si temeva che il parco Minopoli potesse fare la fine di tanti altri parchi comunali, per ultimo del parco Mascagna, che, nei giorni scorsi, è stato chiuso a tempo indeterminato per problemi di sicurezza, tra le proteste dei residenti, dopo un lungo periodo nel quale è stato lasciato in uno stato di degrado e d’abbandono inaccettabile, proprio a seguito di carenze manutentive “.
Al riguardo Capodanno sollecita ancora una volta l’amministrazione comunale a dotare il parco Minopoli di personale sufficiente sia per la guardiania e la custodia sia per la manutenzione ordinaria, a partire appunto dai giardinieri.