“ Con l’arrivo del mese di agosto i residenti del Vomero, popoloso quartiere partenopeo, sono di nuovo alle prese, oltre che con i cumuli d’immondizia e con le buche stradali, anche con il problema della presenza sui marciapiedi di un numero sempre maggiore di motocicli parcheggiati – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, da lustri impegnato su questo fronte -. Tra dissesti onnipresenti, occupazioni abusive e ciclomotori perennemente parcheggiati, i marciapiedi del quartiere collinare hanno perso la funzione per la quale sono stati realizzati, vale a dire quella di consentire il transito e il passaggio dei pedoni, con particolare riferimento a quelli che hanno difficoltà nella deambulazione, diversamente abili su carrozzine. La situazione peggiora di giorno in giorno, anche per l’evidente assenza dei necessari continui controlli sul territorio, da parte degli addetti alla vigilanza urbana “.
“ Particolarmente interessate dal fenomeno sono alcune strade del quartiere con marciapiedi già di ampiezza limitata, come in via Francesco Solimena, dove ogni giorno si possono osservare parcheggiati sul marciapiede, sin dalle prime ore del mattino, numerosi motocicli posti in fila indiana – puntualizza Capodanno -. La tecnica generalmente utilizzata è molto semplice: attraverso i passi carrabili o gli scivoli per i diversamente abili i motociclisti salgono con il loro veicolo sui marciapiedi, rischiando anche di travolgere i pedoni. Poi appena trovano uno spazio libero, lasciano in sosta il loro mezzo, senza preoccuparsi minimamente dei problemi che creano ai passanti. Basta fare una passeggiata per osservare ciò che accade a ogni ora del giorno, senza che vengano comminate le sanzioni del caso anche con la rimozione dei veicoli parcheggiati in palese difformità alle norme dettate dal codice della strada “.
“ Un’altra analoga situazione si verifica in via Alvino, all’incrocio con via Solimena, all’imbocco dell’isola pedonale – sottolinea Capodanno. Qui un vero e proprio muro di motocicli in sosta, presente a tutte le ore del giorno, impedisce l’accesso anche ai pedoni. Al riguardo si evidenzia che ad essere ostruito dai ciclomotori in sosta è uno dei possibili accessi all’isola pedonale, dove vi potrebbe essere la necessità di un’immediata apertura in caso di un intervento d’emergenza. Sicché tale accesso dovrebbe risultare perennemente libero, anche in ottemperanza alle disposizioni, al riguardo vigenti, per la sicurezza “.
” Eppure, di recente, sono state disegnate numerose rastrelliere sulle carreggiate con spazi di sosta destinati esclusivamente ai ciclomotori – prosegue Capodanno -. In verità c’è un atteggiamento diffuso d’indisciplina da parte dei guidatori delle due ruote, visto che ognuno vorrebbe parcheggiare dove più gli aggrada, contando peraltro sulla ben nota carenza di controlli “.
Sulla questione Capodanno richiama l’attenzione dei vertici istituzionali cittadini, sia perché si adoperino per la messa in campo, in tempi rapidi, di provvedimenti tesi a eliminare gli abusi denunciati, garantendo la viabilità pedonale, sia per sollecitare una maggiore attenzione da parte degli addetti alla vigilanza urbana per contrastare il deprecabile quanto inaccettabile fenomeno, anche con la rimozione con i carri gru dei veicoli in sosta vietata.