Home Cultura Marcello Colasurdo, addio al re della tammurriata: lutto per la musica folk...

Marcello Colasurdo, addio al re della tammurriata: lutto per la musica folk della tradizione vesuviana

726

POMIGLIANO D’ARCO  Giorno triste per tutta l’area vesuviana e il mondo della musica. È venuto ieri a mancare Marcello Colasurdo, artista noto per aver rappresentato la musica folk delle zone vesuviane per decenni. Era davvero il re della tammurriata. La notizia è stata annunciata dalla pagina Facebook ufficiale delle sue attività. Colasurdo aveva 68 anni, ma non godeva di ottima salute già da molto. Pare inoltre che fosse in ristrettezze economiche per curarsi adeguatamente Di recente aveva perso la vista a causa di una caduta che aveva provocato un trauma cranico.

La Dottoressa Marroni ha dichiarato alla redazione di Napoli Today che il musicista aveva subito anche l’amputazione di un piede e poi – a distanza di un anno- di un arto inferiore a causa di alcune complicazioni mediche. Oggi pomeriggio – giovedì 6 luglio – si terranno i suoi funerali presso la chiesa di San Felice di Pomigliano d’Arco. La salma arriverà alle ore 16:00. La celebrazione avrà inizio alle 17:00.

Tuttavia è adesso giusto ricordare Marcello Colasurdo soprattutto per il suo percorso artistico. Era nato a Campobasso, ma apparteva ormai da sempre alla realtà di Pomigliano d’Arco (NA) dove si era trasferito quando aveva soli 10 anni. Qui negli anni Settanta aveva fondato il famoso gruppo operaio ‘e Zezi. Con la musica ha a lungo raccontanto la dimensione dei contadini vesuviani, la realtà della classe operaia e gli incidenti sul lavoro nelle fabbriche. L’artista è stato a tutti gli effetti un personaggio chiave della musica tradizionale campana, nonché cantore internazionale delle tradizioni vesuviane.

Negli anni Marcello ha collaborato con innumerevoli nomi altisonanti come Nuova Compagnia di Canto Popolare, Modena City Ramblers, Almamegretta e 99 Posse. Negli anni Ottanta ha anche interpretato dei ruoli al cinema e al teatro guidato da registi come Federico Fellini, Antonio Capuano e Mario Martone. Nel 2001 aveva prestato la voce nell’album “Aneme perze” degli Spaccanapoli pubblicato per l’etichetta Real Word di Peter Gabriel. Per anni è sempre stato incredibilmente presente sul territorio, anche attraverso significativi progetti nelle scuole. Ha sempre lavorato per trasmettere la sua passione. Grazie all’impronta profonda che ha lasciato, sicuramente la tradizione musicale continuerà ad agitare nuove tammorre anche in futuro.

Di Valentina Mazzella

 

 

 

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here