Un progetto di arte diffusa per la rigenerazione di spazi pubblici e la valorizzazione di siti museali
Napoli torna protagonista della scena internazionale con mostre e installazioni voluta dal Comune con “Napoli contemporanea”, il progetto curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per l’arte contemporanea e i musei, che punta a iniziative per gli spazi pubblici e i siti museali dai protagonisti dell’arte del nostro tempo.
Sono gia’ due le opere in mostra in città, Questi fantasmi di Antonio Marras, 200 lanterne e 150 Orfanelle ricamate a mano e cucite a macchina di nel cuore di San Pietro a Majella e la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto in Piazza Municipio, che sarà inaugurata mercoledì 28 giugno.
Oltre ai due artisti, ci saranno anche le opere di Gaetano Pesce, Claudio Parmiggiani, Francesco Vezzoli, Daria D’Antonio e Paolo Sorrentino, a rileggere alcuni luoghi simbolici della città.
A dare il via alla programmazione è l’installazione di Antonio Marras “Questi miei fantasmi”, negli gli spazi di Vicoletto San Pietro a Majella e delle Rampe del Salvatore e realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli e il Conservatorio di San Pietro a Majella. L’opera, con accesso da via Tari, alle spalle della Federico II, segna la restituzione alla città delle Rampe del Salvatore, chiuse da oltre 40 anni. Marras sceglie di intervenire nel cuore della città con un’installazione aerea e luminosa con le orfanelle ricamate a mano e cucite a macchina dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’ opera rende omaggio alla commedia Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, con 200 lanterne, decorate con diversi tessuti della collezione alta moda, donati dall’artista.
La programmazione prosegue con la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto, che verrà inaugurato il 28 giugno, un’opera monumentale, concepita per Piazza Municipio da uno tra i massimi esponenti italiani dell’arte contemporanea. L’installazione è realizzata in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. Pistoletto dà forma a una versione originale, in scala monumentale, della storica Venere degli Stracci che è stata progettata ad hoc per Napoli.
Considerata una tra le opere più iconiche del Novecento, l’opera mette in scena il contrasto tra la bellezza immobile della tradizione classica e la transitorietà del contemporaneo. “Oggi dobbiamo costruire in modo orizzontale e circolare il che vuol dire guardarsi attorno, voltarsi indietro, vedere in modo globale», sostiene l’artista. Quest’opera rinnova il legame instaurato negli anni da Pistoletto con Napoli, riattivando la riflessione sui materiali e sui consumi. Collocare la Venere degli Stracci a Piazza Municipio è un gesto dal grande significato culturale e sociale. A Napoli, l’opera diventa il punto di riferimento visivo e la testimonianza tangibile dell’impegno della città nei confronti dell’arte e della cultura ma anche un invito aperto a cittadini e visitatori a vivere la piazza come un luogo di relazione e di dialogo quotidiano.
“Un programma – spiega Trione – che conferma la vocazione di contemporaneità e anche il dialogo di identità di Napoli ma anche l’arte come strumento di rigenerazione urbana. Qui Marras ha portato nelle sue lampade la dedica a Eduardo De Filippo, l’omaggio a Toto’, a Maradona, ma anche al munaciello, ai fantasmi. Una grande opera che deve tutto alla collaborazione di 200 studenti dell’Accademia di Belle Arti, che hanno realizzato con grande lavoro le lampade. Dopo questa opera di Marras e la Venere degli stracci di Pistoletto continuiamo a lavorare su diversi progetti in un disegno culturale, che proseguirà poi a settembre con l’istallazione di Gaetano Pesce, grande designer, alla Rotonda Diaz, dove farà sorgere una sorta di parco giochi pop napoletano e poi lavoriamo con il grande scultore Parmigiani per la sua installazione prima di Natale”.