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Napoli, Piano centro storico, associazioni culturali “fare squadra per far vincere la città”

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Sangiuliano, ministro della Cultura: “Profonderò ogni impegno per valorizzare questa immensa ricchezza culturale e per dare slancio allo sviluppo culturale, economico e sociale di Napoli”

Aggiornare e attuare il Piano di gestione del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio Unesco, per garantire la sua valorizzazione, la sua conservazione e il suo rilancio. Questo il tema al centro del convegno che si e’ svolto ieri nella Basilica di Pietrasanta, nel capoluogo campano, organizzato dalle associazioni culturali “Nuove socialita’”, “Giovani Europa”, “Portosalvo”, “Sedili di Napoli”, “Pietrasanta”, “Le botteghe di San Gregorio Armeno” e “I siti reali” al quale ha partecipato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Nel corso dei lavori, condotti da Gabriella Peluso, giornalista e Presidente dell’Associazione culturale “Donna e”, sono state affrontate le principali problematiche che attanagliano il centro storico di Napoli preda di un turismo di massa non sufficientemente regolato, e sottolineato la necessità di una tutela che passa attraverso la stretta collaborazione con le istituzione competenti, il Comune e il sindaco della città, Gaetano Manfredi, ma anche il ministero della Cultura.

“Credo fortemente nell’associazionismo in quanto comunitarismo – ha sottolineato Sangiuliano – e credo fortemente nel connubio tra tutela e sviluppo che deve essere alla base dell’azione di valorizzazione del centro storico di Napoli, uno scrigno di ricchezze culturali. Da orgoglioso napoletano, profonderò ogni impegno per valorizzare questa immensa ricchezza culturale e per dare slancio allo sviluppo culturale, economico e sociale di Napoli che e’ una città che vanta importanti primati e che deve riprendere la strada del suo antico splendore”.

Durante l’incontro sono state definite le proposte di aggiornamento del Piano di Gestione del Centro Storico-Patrimonio Unesco, per dare slancio al programma per la valorizzazione e la conservazione del Centro Storico di Napoli patrimonio mondiale Unesco, con il contributo di docenti universitari ed esperti del settore, tra i quali Emma Buondonno, Fabio Mangone, Pasquale Belfiore, che da assessore comunale, coordinò i lavori per la definizione del Piano di Gestione, Luigi Carbone, Presidente del Conservatorio di S. Pietro a Majella, e del consigliere regionale Massimo Grimaldi, componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania.

Tra le principali proposte presentate: la costituzione della Consulta del Centro Storico con le Associazioni che da anni operano concretamente sul territorio, l’istituzione del Comitato di Gestione del Piano, guidato dal Sindaco di Napoli, il recupero della Stazione ferroviaria Bayard, quale prima ferrovia italiana della tratta Napoli-Portici, il recupero delle Chiese storiche abbandonate nel centro antico, la creazione del Palazzo della Musica a San Pietro a Majella, la nascita della Scuola di formazione per Maestri Pastorai e Presepiali di San Gregorio Armeno, il sostegno alle librerie e di tutto il centro storico con un rigido vincolo di destinazione d’uso dei locali per fermare l’assalto delle friggitorie.

“Siamo molto soddisfatti della nostra iniziativa che, partendo dalla conoscenza e dall’ascolto del territorio, ha riunito allo stesso tavolo i rappresentanti delle istituzioni maggiormente coinvolte, che hanno assunto impegni forti e precisi per dare slancio al piano di gestione del Centro Storico-Patrimonio Unesco e per risolvere le problematiche che, ad oggi, impediscono al centro storico e all’intera città di decollare come meta turistica culturale di alta qualità”, ha sottolineato Ronghi, che ha aggiunto: “se un gruppo di giovani calciatori, con una buona direzione, è riuscito a fare squadra e a stravincere il Campionato, riportando lo scudetto a Napoli, anche noi napoletani dobbiamo fare squadra per far vincere la nostra città e farla risorgere dai suoi problemi più gravi”.

 

 

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