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Napoli-Milan di Champions: analisi tattica di Spalletti e Pioli

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La rivalità calcistica tra Napoli e Milan si è senza ombra di dubbio acuita dopo gli scontri avvenuti nelle ultime settimane tra Serie A e Champions League. Le squadre di Luciano Spalletti e Stefano Pioli, infatti, sono state sorteggiate l’una contro l’altra ai quarti di finali della massima competizione europea, poco prima della gara d’andata al Diego Armando Maradona è andata in scena anche la sfida in campionato, vinta con un sonoro 4-0 in favore dei rossoneri. Il Milan in quell’occasione ha dato una risposta importante a tutti coloro che lo davano già per spacciato in Champions League, per poi ripetersi a San Siro proprio nel match d’andata dei quarti di finale, vinto per 1-0 grazie al gol di Bennacer. D’altro canto, il Napoli tra pochi giorni avrà l’occasione di ribaltare il risultato di fronte al proprio pubblico e con un Osimhen in più, che nel gioco partenopeo è una pedina imprescindibile.

Spalletti tuttavia può contare anche sull’identità di gioco che ha dato ai suoi ragazzi, in netto vantaggio in Serie A e ad un passo dal vincere il terzo scudetto della storia del Napoli. Infatti, stando ai pronostici relativi alla Serie A ormai la vittoria del titolo per gli azzurri sarebbe solo una questione di tempo. Tra i punti di forza di questa squadra rientrano senza ombra di dubbio la fisicità, la corsa e l’atletismo che la caratterizzano. A tal proposito, l’esempio di Osimhen è l’esempio perfetto, considerando il fatto che parliamo di un giocatore che abbina le sue ottime qualità tecniche a delle qualità fisiche assolutamente al di fuori del comune. Un’altra arma del Napoli è sicuramente il contropiede, tanto che gli azzurri una volta riconquistata palla riescono a ribaltare il fronte con grandissima qualità e con grandissima velocità. La maggior parte delle azioni offensive nascono ovviamente dai piedi di Kvaratskhelia, che in particolar modo nell’uno vs uno diventa imprendibile.

Tuttavia, anche dalle corsie esterne nascono diversi pericoli, con Di Lorenzo e Mario Rui che sovrapponendosi mettono al centro dell’area di rigore dei cross più che insidiosi per la testa di Osimhen. Tolto il clamoroso ko contro il Milan in Serie A, il Napoli si è dimostrato roccioso e quasi invalicabile dal punto di vista difensivo nel corso di tutta la stagione fino a questo momento. Il Milan, reduce dalla vittoria del campionato dello scorso anno, non è riuscito a replicare alla perfezione quanto fatto nella stagione precedente. Tuttavia, i dettami di Pioli restano gli stessi e le qualità principali del gioco dei rossoneri restano l’intensità di gioco e il pressing alto volto a riconquistare immediatamente il pallone.

Nel corso dello sviluppo del gioco risulta essere sempre importante e decisiva la spinta dei laterali difensivi, su tutti ovviamente Theo Hernandez. Il terzino francese ha una progressione palla al piede devastante, in grado di mettere in grande difficoltà qualsiasi difesa. I più grossi rischi sono dati dal fatto che il Milan mantiene la linea difensiva molto alta, motivo per cui nel momento in cui si registra una sbavatura, anche se accade di rado, le squadre avversarie hanno l’opportunità di trovare spazi e di affondare. A tal proposito, un pressing alto non impeccabile può creare delle praterie pericolose anche alle spalle dei laterali difensivi.

 

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