Finisce in parità la gara di ritorno di Champions tra Napoli e Milan. Il colpo di testa di Victor Osimhen ha permesso al Napoli di pareggiare per 1-1 il ritorno dei quarti di finale di Champions League in casa del Milan, ma non è bastato a ribaltare il passivo inflitto a San Siro la scorsa settimana, con i rossoneri che avanzano alle semifinali.
Inizio ottimo del Napoli che con grande pressing e controllo palla riesce a mettere in difficoltà il centrocampo rossonero. Poi il crollo quando Mario Rui si è scontrato incautamente con Rafael Leao, concedendo un rigore che ha ammutolito lo Stadio Diego Armando Maradona. Ma Alex Meret ha respinto il calcio di rigore di Olivier Giroud. Tifosi che ci credono ancora e sperano.
Poco dopo è assedio rossonero: Giroud è stato respinto da Meret da una distanza molto riavvicinata, ma non si è fatto negare una terza volta. Il primo tempo si è svolto quasi interamente all’interno della metà campo del Milan ed è qui che Leao ha raccolto il pallone al 43° minuto. Il portoghese recupera il pallone allentato di Tanguy Ndombele, si lancia in avanti, saltando le maglie azzurre che gli si paravano davanti, poi vicino a Meret, passa a Giroud che mette a segno un tap-in, rompendo la situazione di stallo della serata e dando al Milan un vantaggio aggregato di 2-0.
Il Napoli ha avuto un buon possesso palla e ha effettuato una serie di tiri, ma ha disperatamente faticato a scardinare le strette cuciture della retroguardia del Milan.
Nel secondo tempo, gli azzurri non mollano e continuano a pressare: Di Lorenzo si procura un rigore, ma Maignan ha respinto il rigore di Khivcha Kvaratskhelia nei dieci minuti finali.
Solo alla fine, Osimhen colpisce di testa e segna al terzo minuto di recupero e segna un inutile 1-1 che provoca un pò di amaro in bocca.
Il Milan vola alle final four di Champions League contro una tra Benfica o, deliziosamente, contro i rivali cittadini dell’Inter.
Analisi del match: Napoli vs Milan 1-1, crollo fisico degli azzurri
Fa male giocare un match di tale portata in queste condizioni fisiche e mentali.
Poca lucidità, poco cinismo, non il Napoli brillante di sempre. I rossoneri giocano di tattica e di fortuna e la portano a casa grazie a due bei contropiedi. Il Milan, tutto sommato, è riuscito a fare meglio quello che al Napoli è riuscito peggio, cioè i gol.
Il lavoro fatto nelle marcature preventive è stato inesistente, mentre è stato superlativo quello fatto dal Milan.
Il gioco azzurro non può essere criticato, ci sta essere arrabbiati o delusi, ma l’errore principale sta nell’applicazione e nell’approccio effettuato.
Di Lorenzo ci prova spesso, è uno dei più attivi, Kvara spesso viene lasciato a sé stesso, non riuscendo mai ad incidere per bene. E l’errore dal dischetto può capitare. Si salvano Zielinski, Meret e un buon Politano prima dell’uscita per infortunio.
Si possono recriminare tante scelte tattiche, psicologiche e tecniche ma non si può non fare i complimenti comunque tutto a questa grande squadra.
Ora bisogna ricompattarsi, sarà un finale di stagione che deve portare ad uno storico successo che manca da troppo tempo a Napoli: sempre Forza Azzurri.
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