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Mostra: “Mi chiamo Diego e vengo da Napoli”

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NAPOLI. Diego Armando Maradona unica fede. Dal 20 al 22 marzo, nella sala “Serendipity” del locale “10 Diego – Vitagliano Pizzeria”, nel quartiere di Bagnoli di Napoli, in via nuova Agnano, è stata esposta la mostra incentrata sui cimeli di Maradona di proprietà di Antonio Luise, fondatore della “Ten Experience”. La sinergia con Diego Vitagliano, pilastro della pizza napoletana nel mondo (Napoli – Roma – Doha e prossima apertura in Francia), ha dato origine a “Mi chiamo Diego e vengo da Napoli”, un progetto firmato anche da Food Confidential di Nerina Di Nunzio ed EssereQui-Melancia. 

 

L’immobiliarista, originario di Castel Volturno, dove ha sede l’agenzia immobiliare “Antonio Luise Immobiliare” (via Giorgio Vasari – Castel Volturno), ha messo a disposizione 80 cimeli della sua prestigiosa collezione, composta da oltre 400 oggetti, dalle maglie, agli scarpini, ai pantaloncini, gli orologi e tanto tanto altro. Unica nel suo genere, la maglia appartenuta al “Pibe de Oro” in occasione dell’esordio, a 9 anni, tra le fila de “Los Cebollitas”Antonio Luise è stato in Qatar in occasione dei Mondiali di calcio con la sua mostra, al Maradona Fan Fest, superando ogni buona aspettativa e godendo della partecipazione di personaggi di spessore mondiale a livello calcistico e non. 

“In soli due giorni e mezzo abbiamo avuto un’affluenza di oltre 2100 persone, un risultato davvero straordinario – afferma Antonio Luise -. Basta pensare che la mattina dopo l’ultimo giorno di mostra, si sono recate all’esterno della galleria circa altre 200 persone, tra cui diversi personaggi dello spettacolo. A partecipare sono stati tantissimi bambini ed abbiamo raccolto la cifra di 1.000,00 euro che destineremo ad un oratorio di Napoli, in collaborazione con la fondazione Ferrara – Cannavaro. Tra gli altri, abbiamo ospitato Nello Daniele, Rosario Miraggio, Patrizio Rispo, Lello Arena, Lele Adani, Gigi Bavarese, Davide Marotta, Veronica Maya, Mr Hyde, lo staff del Napoli Calcio, Mr Paolo Specchia, Nicola Mora ed il calciatore Giacomo Raspadori. I proprietari di diverse locations napoletane ci hanno contattato per installare una mostra permanente e stiamo decidendo il punto ideale così che possa divenire un ‘must’ della nostra città. La collezione sta continuando ad avere successo anche dopo l’esperienza mondiale, tanto che ho ricevuto richieste da Dubai, dalla Cina, dal Giappone, dall’India e, persino, dalla patria del D10s, l’Argentina. Il ricordo di Diego, grande amico di mio padre Salvatore, resta vivo e sono certo che il Napoli stesso, quest’anno, gli farà un gran regalo. Ringraziamo tutte le emittenti televisive intervenute e la sartoria Argenio”.

 

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