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Ordine Medici Napoli, basta violenze contro i camici bianchi

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Castellone (M5S), pene severe per aggressioni sanitari

L’ ultimo episodio e’ quello di un medico di famiglia di Giugliano in provincia di Napoli, preso a calci e pugni da un paziente per un certificato medico. Sette giorni fa un ginecologo aggredito e ferito nel Policlinico della Seconda Università di Napoli dai parenti di un neonato che aveva avuto una crisi respiratoria. Oggi l’Ordine dei Medici di Napoli e provincia ha promosso un incontro per dire ‘basta’ alle violenze contro i camici bianchi con la partecipazione di diverse scuole del territorio. Sono state presentate diverse testimonianze di medici di Napoli e provincia che hanno subito aggressioni nello svolgimento della loro attività. Tra i relatori la vice presidente del Senato, Maria Domenica Castellone, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra

“Chiediamo una tutela del medico e di tutti gli operatori sanitari che deve essere sempre piu’ forte” ha detto il presidente dell’ Ordine di Napoli Bruno Zuccarelli. “Sette medici si dimettono ogni giorno dal Servizio Sanitario Nazionale: tra poco non ci saranno piu’ medici ne’infermieri. I cittadini lo devono sapere. Quindi, occorre un processo di repressione e di controllo ma anche un processo formativo. L’incontro con le scuole e’ utile per partire dal basso ed educare i giovani a cercare non di rispettare il proprio medico ma di prendersi cura del proprio medico. Così come il medico si prende cura dei cittadini”.

“I numeri aggiornati sono quelli riportati dall’ultimo rapporto Inail di ieri: 1.600 aggressioni al personale sanitario. Aggressioni che spesso si concentrano nei Pronto Soccorso o verso gli operatori del 118”, ha sottolineato la vice presidente del Senato, Maria Domenica Castellone. “Molto e’ stato fatto in questi anni perché noi nel 2020 abbiamo approvato la legge 113/2020 contro le aggressioni al personale sanitario e, grazie a un emendamento che all’ epoca era a mia firma, abbiamo fatto in modo che ci fosse la procedibilità d’ ufficio che determina la denuncia anche senza querela della persona offesa: una legge per tutelare la vita e la civiltà”.

“Molto bisogna fare sulla sensibilizzazione dei cittadini che negli operatori sanitari devono vedere un presidio di legalita’”. La Castellone ha aggiunto: “Moltissimo bisogna fare anche per gli investimenti in sanità perché e’ chiaro che il fenomeno delle aggressioni e’ la punta di un iceberg che vede un definanziamento costante del Ssn, la carenza di personale, le liste di attesa lunghissime e che spesso generano rabbia che sfocia in fenomeni che vanno condannati”.

Il direttore dell’ Ufficio scolastico regionale Ettore Acerra ha detto: “Crediamo molto nella collaborazione con tutti i soggetti che lavorano con noi e nel ruolo molto importante del sistema salute. E’ importante essere riusciti a coinvolgere tanti ragazzi delle scuole napoletane”.

All’ evento presenti gli studenti di cinque scuole di Napoli: Convitto Nazionale Vittorio Emanuele, istituto tecnico Fermi e i licei Pansini, Genovesi e Vico.

 

 

 

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